Si è conclusa ieri 21 marzo la tournée della Young Musicians European Orchestra in Libano, organizzata dal Comitato Nazionale Italiano Musica (CIDIM) con i contributi del Ministero per la Cultura e del Ministero per gli Affari Esteri. Dopo i Concerti a Tiro, durante i quali erano stati coinvolti anche i militari italiani della vicina base Unifil e la serata finale del Festival al Bustan, ieri sera c’e stato un vero e proprio bagno di folla per il Requiem di Mozart eseguito sotto la direzione di Paolo Olmi insieme al Coro della Università Antonina nella bella Chiesa di San Joseph Monoth, nel centro di Beirut (nella foto).
Alla serata, organizzata dallo Chants Festival, hanno partecipato un migliaio di persone, una ventina di ambasciatori e parecchi ministri del Governo Libanese, accolti dall’Ambasciatrice d’Italia Nicoletta Bombardiere e dal Nunzio Apostolico in Libano Monsignor Paolo Borgia.
Il Concerto era stato programmato da mesi per celebrare la Pace in preparazione della Pasqua ma dopo il terremoto in Turchia e Siria è stato anche un’occasione di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, in una nazione come il Libano che, nonostante una crisi finanziaria ed economica senza precedenti, accoglie decine di migliaia di profughi siriani.
La Young Musicians European Orchestra, sempre diretta da Paolo Olmi, tra qualche giorno sarà nuovamente in Italia insieme al Bach-Chor di Monaco e al Coro della Cattedrale di Siena per uno Stabat Mater di Rossini programmato il 30 marzo nel Duomo di Siena dall’Accademia Chigiana che celebra i 100 anni dalla Fondazione. Lo stesso programma sarà poi replicato il 31 marzo nella Abbazia di San Mercuriale a Forlì e poi al Teatro Alighieri di Ravenna.
“La YMEO – dice il Vice Presidente diciannovenne Martino Colombo – ha ripreso dopo il Covid la sua missione di diffondere la musica dei giovani nel mondo: dopo il Libano saremo in Marocco e in Congo, mentre si stanno riaprendo i contatti per nostre tournée in Cina e Giappone.”
