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Parma, a Cosenza senza Buffon, Osorio e Camara

La vittoria con il Perugia ha restituito al Parma una buona dose di ottimismo. Ma non è ancora tempo di sorrisi per Fabio Pecchia che, in vista della trasferta di Cosenza, deve fare a meno di due pedine importanti. Nei giorni scorsi si sono fermati Yordan Osorio e Drissa Camara. Il difensore venezuelano ha riportato un trauma contusivo alla coscia sinistra, mentre per il centrocampista ivoriano si tratta di un problema muscolare. Si allunga nuovamente la lista degli indisponibil in casa Parma, dove avevano appena ripreso a lavorare in gruppo Simone Romagnoli, assente dal 17 settembre a causa di una lesione al retto femorale, e Valentin Mihaila. L’ex Empoli, vittima di due ricadute, non ha più visto il campo salvo la panchina durante l’ultima gara del 2022 a Venezia. Era più che altro una convocazione ‘premio’ per il calciatore, arrivata sulla via del recupero interrotta ancora a inizio mese. “Simone è lì, in arrivo – aveva detto Pecchia sabato nel post partita a proposito di Romagnoli -. Ha avuto un intoppo, va gestito nei primi giorni dalla settimana per vedere se potrà restare con noi”. Probabilmente non sarà pronto per scendere in campo dal 1′ a Cosenza, dove toccherà a uno tra Circati o Balogh. Molto dipenderà anche dalla posizione in campo di Lautaro Valenti: se l’argentino dovesse tornare a giocare nel ruolo di difensore centrale, lasciando il posto al partente Oosterwolde sulla sinistra, allora Balogh potrebbe essere favorito per rimpiazzare Osorio. 

Senza neanche Buffon (si ipotizza un suo ritorno con il Genoa), Pecchia si trova costretto a rattoppare qua e la un gruppo falcidiato dalle assenze. Ma l’allenatore del Parma è abituato e non ne fa certamente un dramma. Il centrocampo a due con Juric ed Estevez ha mostrato più garanzie. Il tecnico potrebbe riproporre l’esperimento anche sabato, riportando Vazquez nella sua zolla di campo preferita. Avere una punta ‘vera’ probabilmente consente al Parma di lavorare di più su qualche ‘situazione sporca’ e giocare sulla seconda palla dopo essersi rifugiato nel lancio profondo dettato dal movimento dell’attaccante (Inglese), che ha il compito di puntare l’area, difendere il pallone e appoggiarsi per dare sfogo alla manovra che spesso, contro il Perugia, ha bypassato il centrocampo senza servirsi dei piedi buoni di Bernabé, rimasto in panchina prima di dare respiro a Vazquez. Intanto sul mercato proseguono i colloqui con la Cremonese per liberare Luca Zanimacchia. L’accordo di massima ci sarebbe, si attende il via libera per chiudere. Così come per la cessione di Oosterwolde al Fenerbahçe. I turchi hanno apparecchiato, adesso c’è bisogno di sedersi per saldare il conto. 

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