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Il gol di Forte illude l’Ascoli, poi c’è il crollo a Cagliari

L‘Ascoli illude con un primo tempo super e poi crolla clamorosamente nel secondo tempo regalando ancora delle situazioni di gioco che permettono al Cagliari di rimontare il momentaneo vantaggio di Forte, per poi surclassare i bianconeri fino al 4-1 finale. Un risultato probabilmente bugiardo, ma figlio di alcuni errori gravi che una squadra forte ed esperta come quella guidata da Ranieri ha saputo capitalizzare alla perfezione. All‘Unipol Domus l‘anticipo da mille e una notte di fatto si trasforma in un incubo per il Picchio. Per la prima volta tutti i subentrati messi in campo nel corso della ripresa hanno steccato. Eppure le premesse erano sembrate ottime.

Negli schieramenti iniziali Breda conferma le sensazioni della vigilia. Sulla corsia di sinistra tra Quaranta e Giordano la spunta Giovane. Il tecnico si affida al dinamismo e al sinistro educato del promettente 19enne. La regia e il fulcro della manovra tornano saldi sui piedi di Buchel. Nel tandem d‘attacco è Gondo a duettare con Forte. Il Cagliari di Ranieri vuole la vittoria a tutti i costi e parte schierando due attaccanti come Millico e Luvumbo come esterni di centrocampo. Mancosu e Lapadula guidano gli assalti. Personalità e maturità fin dal principio per gli uomini di Breda.

L‘Ascoli non si scompone affatto al cospetto della corazzata rossoblù. Gli isolani partono per fare la voce grossa ma finiscono per prenderle al primo affondo bianconero. La combinazione Donati-Collocolo libera Forte che come un vero squalo si fionda su quel pallone per il vantaggio. Gli isolani sbandano. Il Picchio manca il raddoppio con Botteghin. L‘avvio di ripresa è letale con il doppio schiaffone in faccia in pochi minuti. L‘episodio che agevola il Cagliari arriva sul contatto Botteghin-Mancosu. La simulazione, rivista al var da Miele, diventa rigore. Dal dischetto Lapadula sbaglia ma la respinta lo favorisce.

Pochi minuti e arriva il sorpasso fulmineo di Mancosu che si conferma bestia nera dei bianconeri.

L‘Ascoli è in bambola e crolla definitivamente sull‘incornata di Lapdadula. Il poker lo cala Zappa sull‘assurdo regalo di Eramo. Meglio tornare a parlare di salvezza.

CAGLIARI 4

ASCOLI 1

CAGLIARI (4-4-1-1): Radunovic; Zappa, Goldaniga (dal 43‘ st Altare), Dossena, Barreca (dal 1‘ st Azzi); Luvumbo (dal 36‘ pt Lella), Nandez, Makoumbou (dal 40‘ st Deiola), Millico (dal 1‘ st Prelec); Mancosu; Lapadula Panchina: Aresti, Lolic, Capradossi, Di Pardo, Obert, Falco All. Ranieri

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Simic, Giovane; Collocolo, Buchel (dal 25‘ st Eramo), Caligara (dal 38‘ st Sidibe); Falzerano (dal 15‘ st Marsura); Forte (dal 25‘ st Dionisi), Gondo (dal 15‘ st Mendes) Panchina: Bolletta, Guarna, Quaranta, Lungoyi, Adjapong, Giordano, Tavcar All. Breda

Arbitro: Miele di Nola

Marcatori: 19‘ pt Forte, 11‘ st rig. e 39‘ st Lapadula, 16‘ st Mancosu, 43‘ st Zappa

Note: 12.050 spettatori (di cui 7.019 abbonati), incasso non comunicato; ammoniti Goldaniga il Cagliari; Botteghin, Marsura per l‘Ascoli; tiri in porta 8-2; tiri fuori 8-2, fuorigioco 3-2, corner 5-2; recupero 3‘ pt, 4‘ st.

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