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Il cereale del mare, cibo del futuro, è coltivato da Costa Crociere e lo chef Ángel León

Lui, Ángel León, è conosciuto come lo chef del mare e lavora nel suo ristorante, 3 stelle Michelin, Aponiente a Cadice, in Spagna. Lei, Costa Crociere Foundation, è un’organizzazione no profit, che ha l’obiettivo di generare un miglioramento sociale e ambientale nelle comunità che le navi Costa visitano nei loro viaggi. Dall’unione è nata una partnership impegnata a studiare e sviluppare un’alternativa di cibo per il futuro

Tutto inizia da un’idea dello chef León che scopre le numerose proprietà della pianta marina chiamata Zostera marina e che lui soprannomina cereale del mare per quei suoi particolari semi che si possono consumare così come sono o trasformati in prodotti correlati come pane e pasta.

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Il cereale di mare, super alimento del futuro

Il grano di mare, scopre il team di Ricerca&Sviluppo del ristorante Aponiente, apporta benefici all’ecosistema arricchendone la biodiversità, mitiga i cambiamenti climatici, riuscendo ad assorbire e immagazzinare grandi quantità di carbonio, e produce un seme che è considerato un super alimento per le sue proprietà nutritive, tra cui l’assenza di glutine e l’alta concentrazione di omega 6 e 9. Si tratta di un progetto pioneristico a livello mondiale che Costa Crociere Foundation ha deciso di supportare per i suoi aspetti ambientali e sociali. Grazie all’accordo stabilito lo scorso giugno, infatti, l’area di coltivazione – grazie all’intervento di Costa Crociere – può essere estesa e la voce del progetto amplificata.

In passato i semi di Zostera marina sono stati parte dell’alimentazione di gruppi di indigeni, ma è la prima volta al mondo che questa pianta viene coltivata per la produzione di semi, che un giorno potrebbero raggiungere un mercato commerciale. Costa Crociere, impegnata a sviluppare pratiche sempre più sostenibili, ha deciso di sostenere il progetto per estendere l’area di coltivazione di questo orto marino, aumentando nel contempo anche la produzione del cereale. 

Le proprietà del cereale del mare

Lo scopo di questa coltivazione è di creare un’alimentazione più sostenibile sfruttando i prodotti marini, al di là del pesce. Il grano del mare non ha glutine, è ricco di omega 6 e 9, ha il 13% di proteine di alta qualità, l’82% di carboidrati (il 50% costituito da amido) e meno del 2% di grassi rispetto a riso, orzo, grano, avena o mais. Un altro pregio di questa pianta è che la sua coltivazione è sostenibile in quanto può crescere senza acqua dolce e senza usare fertilizzanti o pesticidi e può rappresentare una risorsa economica strategica per le zone svantaggiate, avendo una redditività potenzialmente più alta rispetto ad altri tipi di cereali terrestri.

La coltivazione sperimentale di Zostera marina ha suscitato anche l’interesse del comitato scientifico del Dipartimento di Pesca e Acquacoltura delle Nazioni Unite, che ha rilevato come queste colture contribuiscano alla tutela della biodiversità marina, costituendo un ecosistema acquatico particolarmente ricco di fauna. Inoltre le colture di Zostera marina oltre ad assorbire e trattenere una grande quantità di carbonio nei sedimenti, riescono anche a proteggere le coste dall’erosione.

Il futuro del progetto

Dopo il successo ottenuto a El Toruño, per raggiungere i traguardi previsti con Costa Crociere per il progetto “cereale del mare”, è necessario espandere la coltivazione sperimentale in una nuova area. L’équipe di Aponiente sta lavorando per trasferire la coltura di Zostera Marina in un estuario recentemente restaurato e gestito per l’itticoltura, chiamato fattoria marina di San Carlos, nel cuore dell’Area Naturale di Doñana, con una superficie totale di 70,40 ettari.

Secondo le tappe previste per il progetto, l’espansione dell’area di coltivazione di 1.000 m2 a San Carlos dovrebbe essere completata nell’estate 2023, per poi passare a 3.000 m2 nell’estate del 2024 e a 10.000 m2 alla fine del 2025. Il progetto “cereale marino” di Costa Crociere Foundation & Aponiente si inserisce perfettamente negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della FAO e il suo sviluppo contribuisce al raggiungimento dell’Agenda 2030.

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