Gli uomini del RIS (Reparti Investigazioni Scientifiche) di Parma si sono recati nella giornata del 12 gennaio a Castel Bolognese per un sopralluogo e nuovi rilievi nel campo non lontano da casa – in Via Barignano – in cui fu trovato morto assassinato la mattina del 30 ottobre scorso Felice Orlando, 49 anni, operaio con la passione della caccia. I RIS sono stati accompagnati dal padre dell’uomo, che fu il primo a ritrovare il corpo. Sul luogo del ritrovamento hanno utilizzato un laser scanner per la visualizzazione tridimensionale.
Dopo due mesi e mezzo quel delitto sembra ancora avvolto nel mistero. Ma la presenza dei RIS potrebbe ora far presagire una svolta.
Il cacciatore era uscito intorno alle 16 di sabato 29 ottobre, portando con sé alcuni fucili regolarmente detenuti. Non aveva fatto più rientro a casa e così erano cominciate le ricerche. A ritrovare il corpo privo di vita del cacciatore era stato appunto il padre. Sul corpo erano presenti ferite da arma da fuoco: come ha poi stabilito l’esame autoptico l’uomo era stato assassinato alle spalle, con uno sparo alla schiena e un secondo colpo alla nuca. Quasi un’esecuzione. E quasi certamente l’arma usata era un fucile da caccia. Comunque l’arma del delitto non è stata ritrovata.
Si era parlato in un primo tempo di ipotetici dissapori fra il cacciatore e un contadino della zona e poi di diverbi tra doppiette, ma finora il giallo non ha trovato soluzione.
