chi-e-maria-mesi,-storica-fidanzata-di-matteo-messina-denaro,-finita-sotto-inchiesta

Chi è Maria Mesi, storica fidanzata di Matteo Messina Denaro, finita sotto inchiesta

Era la fidanzata di Matteo Messina Denaro negli Anni Novanta. Maria Mesi è di nuovo stata iscritta nel registro degli indagati, insieme al fratello Francesco: secondo la procura di Palermo, i due avrebbero favorito la lunghissima latitanza dell’ex boss mafioso. I carabinieri del Ros hanno perquisito le loro case, due appartamenti che si trovano in una palazzina di via Milwaukee, a Bagheria, e la torrefazione della loro famiglia, sequestrando computer e telefoni. L’accusa è la stessa di 20 anni fa, per cui entrambi i fratelli erano stati condannati in via definitiva (Maria solo a 3 anni perché in Cassazione era caduta l’aggravante mafiosa che, secondo i giudici, era incompatibile con la sua relazione amorosa). I legami fra i Mesi e il boss non si sarebbero, quindi, mai interrotti.

Maria Mesi, classe 1965, veniva chiamata «Tecla» nelle lettere che le indirizzava Matteo Messina Denaro. Per anni la donna ha lavorato alla Sud Pesca, azienda di conservazione del pesce che apparteneva a Carlo Guttadauro, fratello di Filippo. Francesco Mesi e l’altra sorella, Paola, erano dipendenti di Michele Aiello, ingegnere già condannato a 16 anni per mafia e sospettato di aver investito i soldi del boss Bernardo Provenzano nella sua clinica di Bagheria.

La relazione tra Maria Mesi e Matteo Messina Denaro è cominciata nel 1994: si vedevano in un appartamento alla periferia di Palermo regalato dai fratelli Graviano, ma avevano anche una villetta vicino Bagheria. Andavano insieme in vacanza: all’epoca l’ex boss utilizzava l’identità di Matteo Cracolici. 

Fra i due amanti c’era una fitta corrispondenza. Lei gli scriveva: «Ho voglia di darti tantissimi baci, mi manchi un mondo». E ancora: «Avrei voluto conoscerti fin da piccola e crescere con te. Sicuramente te ne avrei combinate di tutti i colori perché da bambina ero un maschiaccio». «Ho pensato molto al motivo per cui non vuoi che viva con te. Credo di averlo finalmente capito. Capisco, ma non sono d’accordo. Ma siccome ti rispetto tantissimo, di conseguenza rispetto le tue scelte. Ti amo e ti amerò per tutta la vita. Tua per sempre, Mari».

I due condividevano anche l’interesse per i videogiochi. Nelle sue lettere, lei gli scriveva: «Ti prego, non dirmi di no. Desidero tanto farti un regalo. Sai, ho letto sulla rivista dei videogiochi che è uscita la cassetta di Donkey Kong 3 e non vedo l’ora che sia in commercio per comprartela. Quella del Secret of Maya 2 ancora non è arrivata. Sei la cosa più bella che ci sia». 

Altre storie di Vanity Fair che ti potrebbero interessare:

Caso Matteo Messina Denaro, parla Rosa Leone, ex compagna di Andrea Bonafede: «L’ho lasciato appena ho saputo»

– Matteo Messina Denaro: il patrimonio, il covo e gli affari del boss

Messina Denaro, una paziente della clinica: «Faceva la chemio con me, aveva dato il numero alle mie amiche»

– Matteo Messina Denaro: i 10 dubbi sul suo arresto

Messina Denaro, parla il fratello di Giuseppe di Matteo, sciolto nell’acido a 12 anni: «Gli auguro una lunga sofferenza»

Matteo Messina Denaro: il patrimonio, il covo e gli affari del boss

Messina Denaro, il colonnello che l’ha arrestato: «Non gli abbiamo messo le manette»

Related Posts

Lascia un commento