Fate attenzione al ‘foro’ sui contenitori di gel, creme e shampoo e all’imboccatura delle bottiglie: potrebbero nascondere dei segreti
Non serve aver studiato marketing per capire che il packaging di un prodotto è importante. Confezioni di vari tipi, con immagini e colori diversi, pensate apposta per attrarre i consumatori e, in alcuni casi, anche per altri scopi ‘nascosti’. Abbiamo parlato spesso, ad esempio, del fenomeno della shrinkflation. Avrete sicuramente notato che, negli ultimi tempi, tante confezioni di prodotti di vario genere, dai dolci agli alimenti salati, contengono un quantitativo minore di quel prodotto del solito.
Ecco: questa è la shrinkflation. Il neologismo deriva proprio dal verbo “to shrink“, e cioè restringersi, e dal sostantivo ‘inflation‘, cioè l’inflazione. Con l’aumento generale dei prezzi e, dunque, con un costo maggiore della vita, per guadagnare alcune aziende vendono ora confezioni con un peso effettivo minore del solito e praticamente allo stesso prezzo. Il packaging, nella maggior parte dei casi, rimane però sempre lo stesso: con i pacchi delle stesse dimensioni, seppur con un quantitativo minore di prodotto, si possono illudere i consumatori meno attenti, che non leggono l’informazione sul peso oppure, semplicemente, non ricordano quanto queste confezioni pesassero prima.
Bottiglie e contenitori: il problema del foro
Uno dei maggiori esperti italiani di economia e consumatori, Massimiliano Dona, dedica molti post e storie alla shrinkflation e, in generale, ai ‘trucchi’ del packaging. Il commendatore della Repubblica italiana e Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha recentemente sottoposto i suoi follower a un problema che, probabilmente, molti non hanno notato. In particolare, il problema riguarda alcune bottiglie di shampoo e bagnoschiuma. All’estremità di tutte queste bottiglie si trova, naturalmente, un foro dal quale fuoriesce il prodotto. Alcune di queste, però, hanno un foro fin troppo largo.
Ebbene: l’Esperto ha definito questa ‘tecnica’ inaccettabile. Il motivo dietro la scelta di rendere il foro così largo potrebbe, infatti, derivare dall’obiettivo di far consumare più shampoo o bagnoschiuma rispetto al normale, cosicché il liquido finisca prima e i consumatori siano obbligati a comprarne di più. Dona, nelle sue storie, ha discusso con i follower della possibilità dell’esistenza di una strategia simile anche con le bottiglie delle bevande come il tè, che hanno un’imboccatura più larga e da cui fuoriesce più liquido. In questa circostanza specifica, hanno fatto notare i follower, il motivo potrebbe essere semplicemente quello di dare la possibilità ai consumatori di aggiungere cubetti di ghiaccio direttamente nella bottiglia. Con le confezioni di shampoo e bagnoschiuma, però, non si possono trovare scuse: “questa cosa dei buchi esagerati” come ha detto Dona “è davvero inaccettabile“.
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