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(ANSA) – REGGIO EMILIA, 07 MAR – Il progetto culturale “Profeti in Patria. Cammini d’artista a Montecchio Emilia”, promosso e organizzato annualmente dal Comune reggiano, cresce e si amplia, allargando il proprio sguardo all’intero ambito regionale. Protagonisti della prima edizione di “Profeti in patria. Cammini d’artista in Emilia-Romagna” sono Bruno Raspanti (Ozzano Emilia, Bologna, 1938) e Augusto Giuffredi (Montecchio Emilia, 1952) che, in una sorta di dialogo artistico e “profetico”, esporranno le loro sculture, dall’11 marzo al 25 aprile, in spazi rappresentativi di Montecchio Emilia: il Castello Medievale e il palazzo rinascimentale noto come Casa Cavezzi.
    Al Castello Medievale va in scena il “Teatro delle rovine” di Bruno Raspanti: una trentina di opere, realizzate negli ultimi decenni, nelle quali l’artista ricorre a un’estrema eterogeneità di materiali e di moduli espressivi. Tra i materiali non ci sono solo quelli “nobili”, come bronzo, ottone, terracotta, legno e cera, ma fili di ferro, minuscole pietre, tegole curve o “coppi”, lacerti di stoffe, giocattoli dell’infanzia, frammenti di vetro e di terracotta, corde e spaghi, disegni su carta e frammenti di tela. Non mancano le forme del rigore e della geometria e piccole opere in terracotta e in gesso. Casa Cavezzi ospita le “Navi” di Augusto Giuffredi: il tema del viaggiare dal punto di vista fisicoed esistenziale viene affrontato dall’autore in una serie di sculture legate alla rappresentazione della nave. L’artista ha dedicato a questo archetipo, fin dagli anni Ottanta, opere realizzate con i suoi consueti materiali come legno o marmo.
    La rassegna è nata nel 2015 con l’intento di rendere “profeti in patria” i numerosi artisti che, per una peculiarità del territorio, vivono e lavorano a Montecchio Emilia. La finalità del progetto è quella di favorire un incontro diretto tra il pubblico e gli artisti invitati che, come suggerisce provocatoriamente il titolo dell’iniziativa, spesso sono più conosciuti nelle altre parti del mondo rispetto al luogo in cui hanno scelto di vivere. (ANSA).
   

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