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Taglio automedica. Angelini e Lisi all'attacco del sindaco • newsrimini.it

di Redazione   

Tempo di lettura lettura: 2 minuti

dom 15 gen 2023 12:11

La riorganizzazione dell’Ausl Romagna che comporterà il taglio di alcune automediche, compresa una di quelle in servizio a Rimini, per dirottare i medici in Pronto Soccorso continua a far discutere. Sulle pagine del Corriere Romagna, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad parla di “scelta dolorosa ma necessaria” per dirigere il personale dove oggettivamente ne serve di più. Inoltre il primo cittadino punta il dito contro la legge di bilancio del Governo accusata di non dare risposte alla criticità del settore sanitario. Parole che hanno suscitato però la reazione di alcuni esponenti di minoranza. Secondo il gruppo consigliare della lista Lisi, il primo cittadino cerca di “sottrarsi alle proprie responsabilità. “Ora – prosegue la nota –, se togliere un’auto medica significa avere un medico aggiuntivo al PS può anche essere accettato, ciò che non va apprezzato è un fragilissimo intervento politico di un sindaco che non sa o non vuole fare la voce grossa in regione contro chi da 70 anni gestisce la nostra sanità. Riteniamo perciò pressoché inutile diffondere comunicati stampa con confuse richieste, indirizzate a non si sa chi, quando è bene ricordare che ci sono luoghi dove le richieste dovrebbero compiutamente e segnatamente essere indirizzate, come ad esempio l’ufficio di Presidenza della CTSS. E qui la domanda sorge spontanea: chi siede a quel tavolo ha le competenze per proporre soluzioni? Oppure si limita soltanto a sollevare le questioni sui giornali, per apparire come colui a cui sta a cuore la salute dei nostri cittadini?“. Il Gruppo Lisi avanza anche alcuni suggerimenti come “avere al PS, tirocinanti all’ultimo anno di medicina, in parte operativi per le prime prestazioni non gravi, diminuirebbe i tempi di attesa divenuti ormai insostenibili“. L’invito a sindaco e assessore competente è di “parlare e proporre strategie” nel consiglio tematico sulla sanità che sarà nuovamente convocato nelle prossime settimane dopo due tentativi falliti per mancanza de numero legale.

Critiche arrivano anche dal consigliere 3V Matteo Angelini: “quello che è più doloroso – scrive – è leggere con quale superficialità il primo cittadino di una città importante come Rimini riesca a liquidare un problema che invece è di una gravità inaudita. In sostanza dobbiamo scegliere se è meglio che le persone muoiano a casa o in pronto soccorso per come viene posta la questione dal Sindaco. Tutto ad un tratto Rimini sembra essere stata sradicata dall’Emilia Romagna, terra riconosciuta da tutto “l’universo” come il fiore all’occhiello della sanità italiana e trapiantata in un paese del terzo mondo“. Angelini contesta il fatto che il primo cittadino punti il dito solo sulla nuova legge di bilancio “di un Governo che praticamente si è insediato ieri. Ma quand’è che la politica inizierà a parlare di soluzioni per il bene comune invece di darsi addosso a vicenda con la speranza di poter denigrare il proprio avversario e tornare quindi velocemente al potere?“. Il consigliere ricorda come l’Emilia Romagna sia sempre stata guidata dal centro sinistra e invita Sadegholvaad a non parlare per “slogan” ma a fare “un mea culpa” e a fornire “qualche soluzione seria” ascoltando anche i consigli dell’opposizione andando “oltre alle antipatie, ideologie e preconcetti ed iniziare a lavorare bene e per il bene di tutti“.

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