Nel corso della breve puntata odierna di Striscia la Notizia, è andato in onda un servizio di una celebre rubrica di Chiara Squaglia
Questa sera su Canale 5 è andata in onda una versione abbreviata del noto programma Striscia la Notizia, esattamente come ieri sera. La puntata odierna del tg satirico condotto da Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, infatti, è durato solo una ventina di minuti, in quanto alle ore 21.00 verrà trasmessa la partita Milan – Torino. Ciònonostante, anche oggi la trasmissione ideata da Antonio Ricci non ha deluso le aspettative dei telespettatori, grazie ai suoi servizi, sempre di grande interesse.
Dopo il primo servizio, in cui Valeria Graci ha parlato con i politici nelle sembianze dell’On. Paola De Micheli, che ha anche incontrato nel corso del servizio, Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio hanno introdotto il nuovo servizio della rubrica EnigmArte di Chiara Squaglia. Per questa rubrica, la brava inviata toscana mostra le opere artistiche più particolari e strane d’Italia. Vediamo cosa ha riservato per la puntata odierna.
Striscia la Notizia: la rubrica di Chiara Squaglia
Per la puntata di questa sera, l’inviata si è recata nei pressi del Lago di Como. Lì si trova un’imponente opera artistica che, come ha detto la Squaglia, sembra un grande gioco di specchi ad incastro. “Messo qui apposta perché la città possa riflettersi in tutta la bellezza” ha detto la Squaglia, imitando la Regina cattiva di Biancaneve con la sue celebre battuta “Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del Reame?“. La curiosità di Chiara Squaglia, che potreste avere tutti guardando l’opera, è: è un grande specchio oppure no?
“Può rappresentare la stessa persona, l’anima” ha suggerito un cittadino. “È un inno alla vita: perché va verso l’alto, come un abbraccio” ha notato un altro cittadino. Per un’altra, invece, è fatto a specchi perché il Lago di Como è uno specchio. Ma cos’è, davvero? A spiegarlo è stato il Critico d’Arte Luca Nannipieri, che ha rivelato che ad aver costruito l’opera è stato Daniel Libeskind. Il titolo è “La vita elettrica“. “È un chiaro omaggio a uno dei pionieri della scienza moderna: Alessandro Volta, l’inventore della pila. Se voi vedete questa scultura è fatta da due travi che si incurvano, come per indicare un polo positivo e un polo negativo. Appunto: la pila di Volta. Quella pila che ha permesso, col tempo, di generare luce non soltanto a Como, non soltanto all’Italia ma al mondo intero” ha spiegato. E se la pila genera la luce, lo specchio la riflette e la “dona” a tutta la città. Ecco svelato il mistero!
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