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Nello staff da vicepremier arriva il figlio dell’ex presidente della Rai, Marcello Foa. Già vice di Luca Morisi ed esperto di comunicazione. Per lui un compenso importante di poco sotto a quello del capo di gabinetto di Giorgia Meloni
E’ tutto pubblico. Sono compensi degli staff di Palazzo Chigi che il governo ha reso trasparenti. Uno è rilevante. E’ quello di Leonardo Foa che entra a far parte dello staff di Salvini. E’ figlio di Marcello Foa, ex presidente della Rai, giornalista dal pensiero sovranista. Leonardo Foa è stato chiamato a collaborare a 120 mila euro come “esperto responsabile della pianificazione e della promozione delle attività del vicepresidente del Consiglio”. Il capo di gabinetto della presidente Giorgia Meloni, Gaetano Caputi, l’uomo da cui passa tutta la programmazione del governo, ruolo cardine, riceve 176 mila euro. Il contratto di Foa è stato registrato a fine novembre.
Foa ha già lavorato con Salvini e con Luca Morisi prima di lasciare per un’esperienza nel settore privato. Oggi torna nello staff di Palazzo Chigi. Era ritenuto il vice Morisi, l’animatore dei social di Salvini. A differenza dei compensi dei ministeri dove le regole sono un po’ più stringenti, negli staff della vicepresidenza del Consiglio le maglie per assegnare i compensi sono più discrezionali (c’è un tetto di 160 mila euro). Per conoscere meglio l’attività che svolgerà Foa, le ragioni del compenso, abbiamo provato a chiamare la Lega ma al momento senza risposta.
- Carmelo Caruso
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Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio