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S. Ermete, Mancini: “Il nuovo anno deve portare la squadra a una maturazione definitiva” • newsrimini.it

Da diverse stagioni gli obiettivi del S. Ermete sono due: un posto tra le grandi del campionato e la valorizzazione di giovani talenti sconosciuti, trattasi in alcune situazioni di vere e proprie scommesse interne o esterne secondo il caso. Purtroppo il primo, non è stato al momento centrato mentre il secondo racchiude quello che alla fine mette tutti d’accordo: giovani leve per il futuro in soprannumero rispetto ai precedenti tornei.

Il tecnico Massimo Mancini, intervenuto ai nostri microfoni, da buon allenatore e da bravo avocato nella vita, non si nasconde dietro una maschera, anzi il sorriso che lo contraddistingue regna anche in questo inizio di 2023: “L’anno 2022 è stato molto particolare in alcuni aspetti. La società aveva intenzione di allestire una rosa con diversi giocatori importanti e di categoria ma date alcune controversie non siamo riusciti a raggiungere i nostri scopi. Inoltre all’inizio della preparazione ci siamo ritrovati in pochi uomini con un diverso score in fatto di conoscenza e presenze in categoria; sostanzialmente abbiamo avuto una sorta di crisi d’identità che non ci ha permesso di lavorare in maniera collettiva e forse serenamente. In seguito si sono aggiunti altri calciatori che hanno saltato la preparazione estiva, questo è un particolare da non trascurare”.

A un certo punto il S. Ermete ha perso realmente la propria identità in base alle attese create e non sono mancate le polemiche, in certi casi anche gratuite: “Avevamo come obiettivo quello di fare bene. Alcuni arrivi importanti facevano presagire che la squadra potesse fare bene, ma date le problematiche intercorse, abbiamo ridimensionato le nostre attese legate all’alta classifica, abbiamo salutato alcuni calciatori di spicco e ci siamo rivolti a pedine giovani desiderose di mettersi in mostra. L’entusiasmo e la voglia di emergere sono stati forse le ricette vincenti per la risalita in classifica e per il raggiungimento di obiettivi che ci hanno fatto ottenere otto risultati utili consecutivi”.

La scommessa, dopo il ridimensionato si chiama linea verde: “È chiaro – prosegue Mancininon possiamo pretendere fin da subito dai tanti giovani che annoverano la nostra rosa, l’impossibile. Oggi, molti di loro, hanno messo per la prima volta piede in categoria. Quando si è giovani, bisogna essere bravi a mantenere i piedi per terra e a non esaltarsi o deprimersi facilmente. La differenza la farà crescita dei ragazzi nell’intensità e nell’approccio degli allenamenti acquisendo quella mentalità necessaria per imporsi in questo torneo e magari in categorie superiori”.

Intanto la classifica non mette al sicuro la squadra: “Purtroppo è un torneo dove ci sono due squadre che lottano per la vittoria finale, poche che possono vantarsi di avere una classifica migliore rispetto all’equilibrio che regna spezzato da due punti che racchiudono la zona salvezza da quella rossa”.

Un 2023 che vedrà la risposta della squadra sul campo: “Il nuovo anno deve portare la squadra a una maturazione definitiva con i giovani che intensificando le proprie sedute d’allenamento crescano. Impegnandosi in allenamento, lavorando per migliorarsi non solo a livello corporeo ma anche mentale la domenica sarà possibile raggiungere il risultato che deve essere quello di squadra. Dovremo alzare il ritmo, cercare di portarci il primo possibile al di fuori della zona rossa della graduatoria, sicuramente sarà una sofferenza fino alla fine visto l’equilibrio che vige. A quest’obiettivo spero di collinare quello del gioco. Ottenere punti giocando bene in maniera collettiva è la nostra massima aspirazione unito all’obiettivo salvezza che in questa stagione vale quanto l’alta classifica”.

Crescere, imparare, giocare da squadra, divertire e divertirsi mantenendo la categoria, parola d’avvocato.

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