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Porto Corsini, paura per un surfista: va in mare ma il vento lo spinge al largo, salvato dalla Guardia Costiera grazie alla segnalazione di un cittadino – RavennaNotizie.it

Nel primo pomeriggio di ieri, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna è stata allertata da un cittadino che, stazionando nei pressi del fanale verde della diga nord del porto di Ravenna, ha notato, in lontananza, un surfista alla deriva, sospinto verso il largo a causa del forte vento di terra.

Porto Corsini, paura per un surfista: va in mare ma il vento lo spinge al largo, salvato dalla Guardia Costiera grazie alla segnalazione di un cittadino

Acquisite le informazioni iniziali, è stata subito dirottata nei pressi della segnalazione una dipendente radiomobile del Nucleo Operativo di Pronto Intervento (NOIP), nel mentre veniva fatta approntare anche la motovedetta SAR CP328, dedicata ad assicurare il servizio diuturno di soccorso in mare. Appurata la situazione di bisogno, nel giro di pochi minuti la motovedetta SAR CP328 ha raggiunto il surfista che è stato recuperato a bordo del mezzo militare e trasferito in sicurezza presso lo scalo di Marina di Ravenna.

Porto Corsini, paura per un surfista: va in mare ma il vento lo spinge al largo, salvato dalla Guardia Costiera grazie alla segnalazione di un cittadino

Il surfista, un uomo  di 56 anni di Imola, pur rinunciando alle cure sanitarie, ha raccontato di essere rimasto alla deriva per circa un’ora poiché a causa del vento proveniente da terra e della stanchezza accumulata, non riusciva più a ritornare a riva, verso le spiagge di Porto Corsini, da dove aveva preso il largo da solo;  inoltre, è venuto fuori che non era particolarmente esperto, poiché, a suo dire, era “solo alla quarta uscita in mare, con il wing-foil”, ossia una nuova disciplina nata dalla fusione di surf, kitesurf e sup, ossia una tavola molto performante dotata di ampia deriva e di una ala gonfiabile, che consente di raggiungere, in particolari condizioni, anche i 31 nodi di velocità.

“Dalla vicenda – rimarcano dalla Capitaneria – emerge l’intelligente intuizione del cittadino che ha allertato la Guardia Costiera appena si è reso conto della potenziale situazione di pericolo,  restando sul posto sino all’arrivo dei militari, per non perdere di vista il malcapitato, come anche espressamente richiesto dalla Sala Operativa. Si raccomanda, invece, a coloro che intendono effettuare gli sport acquatici di impiegare idonee attrezzature tecniche, in particolare di equipaggiamenti per difendersi dai rischi di ipotermia, ed evitare di esporsi ai pericoli, valutando sempre bene le condizioni meteo-marine ed avendo cura di farsi assistere da altri amici/conoscenti, almeno da terra, proprio per poter allertare prontamente i soccorsi, in caso di concreto pregiudizio per la salvaguardia della vita umana in mare”.

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