Giacomini: a Ravenna migliorata la situazione dei Giardini Speyer e di Via Gulli, massima attenzione per Piazza Baracca
Venerdì 20 gennaio si celebra San Sebastiano, patrono delle Polizie locali e come ogni anno questa ricorrenza è occasione per fare un bilancio delle attività svolte dai 427 agenti della provincia. A differenza degli anni pre-Covid, in cui la celebrazione avveniva in forma pubblica, coinvolgendo tutti i Comandi della provincia con attività aperte alla cittadinanza, quest’anno si è deciso di posticipare le iniziative al 19 aprile in occasione del 150° annuale della fondazione del corpo della polizia locale di Ravenna. Quindi il 20 gennaio, ogni polizia locale festeggerà il patrono in una forma autonoma. Intanto sono stati diffusi i dati su base provinciale, che potete vedere nella tabella in fondo.
“Con il 2022, e la quasi totale riprese delle forme di aggregazione sociale, la Polizia locale è tornata a svolgere le tradizionali attività: importante è stato l’impegno dell’Ufficio di polizia commerciale a tutela del consumatore e della polizia amministrativa (10.186 controlli dato a livello provinciale) e ambientale (5.601 controlli in provincia), senza dimenticare i controlli sulle attività in materia edilizia (che sono stati 739 facendo emergere 200 violazioni), che praticamente non si sono mai fermate” sottolinea il comandate della Polizia locale di Ravenna, Andrea Giacomini, che riferendosi ai fatti salienti che hanno caratterizzato il 2022 cita in particolare il piano di viabilità messo in atto in occasione del Jova Beach Party.
In particolare, il comandante evidenzia che l’Attività di controllo del territorio (177.417 ore), svolta sotto il coordinamento di Prefettura e Questura, cioè dell’autorità di pubblica sicurezza con cui la polizia locale coopera, ha gradualmente assunto dimensione sempre più importante: “Sono le pattuglie della Polizia locale a fornire il servizio di comunità in merito a denunce di comportamenti irregolari e di disordine sociale nelle aree urbane e nel forese” prosegue Giacomini, citando ad esempio alcuni casi che lo scorso anno hanno visto protagonisti gruppi di minorenni. Nel 2022 è aumentato, inoltre, il numero di denunce di violenza domestica, i cosiddetti “Codici rossi”, da parte di donne che denunciano (10): “Questo, da un lato richiede grande responsabilità, perché parliamo di procedimenti penali sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, ma rappresenta anche una crescita di fiducia nei nostri confronti”.
Altro “fronte” su cui la polizia locale è in prima linea è quello della sicurezza stradale (49.425 veicoli controllati su tutta la provincia) e il rilievo degli incidenti stradali (2.301 lo scorso anno di cui 27 mortali), sul territorio ravennate. A Ravenna, dal 2020 gli agenti sono in servizio h24, permettendo, nelle ore notturne a Polizia e Carabinieri di concentrare le proprie risorse sul controllo e sulla prevenzione della criminalità per una maggior tutela dell’intera comunità. “Ritengo che l’istituzione del 4° turno, abbia dato ottimi risultati su territorio di Ravenna, ed auspico che questa prassi possa essere adottata anche negli altri territori della provincia compatibilmente con gli organici disponibili” dice Giacomini.
In merito all’attività di sicurezza stradale, il comandante spiega che nel 2023 partirà un nuovo progetto per la prevenzione degli incidenti stradali “alcol e droga correlati”. “Abbiamo vinto un bando ministeriale con cui finanzieremo, assieme alle altre polizie locali del territorio ravennate, progetti educativi e campagne pubblicitarie per sensibilizzazione gli automobilisti a guidare con prudenza”.
L’attività della Polizia locale si concentra da anni su alcuni quartieri di Ravenna, e “mappando la città” Giacomini spiega: “la situazione nella zona Stazione – Giardini Speyer, un tempo al centro di forti polemiche, è migliorata, anche se ancora non posso dirmi completamente soddisfatto. Ritengo che il vero salto di qualità avverrà con la nascita dello studentato che avrà effetti rigenerativi su tutto il quartiere”.
Il comandante prosegue: “Un quartiere su cui, grazie alle numerose attività messe in atto, è stato raggiunto un buon livello di ripristino dell’ordinata vita civile, è quello della zona Gulli. Massima attenzione vi è ora sulla zona di piazza Baracca e su tutta l’area che arriva fino a Piazzale della Resistenza. Su questa zona infatti si sta pensando di organizzare alcuni interventi per migliorare il presidio, anche con l’uso delle tecnologie”. Sottolineando il ruolo di polizia di prossimità, non solo in città ma anche nei lidi e nel forese, il comandante cita gli interventi messi in atto durante l’estate, per contrastare la “movida selvaggia”, o nei parchi dove si radunano gruppetti di “baby vandali” , che, in passato, hanno preoccupato i residenti.
Rispetto invece alle innovazioni tecnologiche in dotazione alla polizia locale, il comandante spiega che “sulle bodycam possiamo dire di essere stati tra le città capofila. Già da tempo siamo passati dalla sperimentazione all’utilizzo definivo L’aspetto importante è stata la conciliazione tra sicurezza e protezione dei dati personali raccolti. Ad oggi le bodycam sono utilizzate dagli agenti del pronto intervento e infortunistica stradale, perché detenute strumenti utili nei casi di refertazioni”. Giacomini porta ad esempio un arresto avvenuto in zona piazza dei Caduti sul lavoro, dove le riprese della telecamera hanno chiarito, senza alcuna possibilità d’equivoco, come il soggetto si fosse procurato delle lesioni.
Il 2023 potrebbe essere l’anno del taser. Manca ancora l’ultimi miglio: giunta e consiglio comunale di Ravenna devono dare l’approvazione del regolamento per la sperimentazione. “La polizia locale di Ravenna è pronta. Ed è stata già svolta la formazione per l’utilizzo dell’ A.I.M.arma ad impulsi elettrici, anche perché tra i nostri funzionari abbiamo uno dei primi Master Instructor in Italia, che, anche in altre parti d’Italia è stata chiamata per formare chi dovrà insegnare ad utilizzare questa strumentazione”.
Concludendo, Gicomini anticipa una novità che, molto probabilmente, interesserà l’area di Mezzano. Sul tema “controlli sulla viabilità” e Autovelox, il comandante spiega che nel 2023, lungo la SS16 Adriatica sarà sperimentato un nuovo sistema di rilevazione della velocità: un impianto per la misurazione della velocità media, come quelli utilizzati lungo alcune autostrade. “È una decisione collegiale, che vede comune, polizia stradale, carabinieri e prefettura, impegnati sulla sicurezza stradale. Troppo spesso quando si parla di “velox” si sollevano delle critiche, grazie a questa sperimentazione riusciremo a individuare e sanzionare quei veicoli che si distingueranno dalla normale corrente di traffico per velocità medie elevate”.