La vittoria manca al team LCR dal 2018, e la scarsa competitività della Honda non ha certo aiutato. Ora c’è Alex Rins al posto di Alex Marquez e Lucio ci crede: la squadra è più forte e le possibilità raddoppiano, con le sprint race
2 marzo 2023
Con quale spirito Alex Rins è passato dal team ufficiale Suzuki a un team satellite Honda? E cosa potrà fare in sella alla Honda LCR del team Cecchinello, lasciata libera da Alex Marquez? Lucio Cecchinello è ottimista.
“Ovviamente – ha dichiarato il manager italiano sul sito Speedweek – abbiamo parlato a lungo con Rins, che per sei anni è stato in Suzuki ed è abituato ai vantaggi di un team ufficiale. Adesso corre in un team satellite, anche se su una moto ufficiale. Sono sicuro che Alex sia abbastanza onesto e abbastanza intelligente da capire che ora la situazione è diversa, ma questo non significa che noi non si faccia ogni sforzo per sostenerlo. Forse avrà anche visto che lavoriamo il doppio”.
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L’ultima vittoria LCR risale al 2018 e il team viene da una stagione negativa, ha chiuso il campionato con Alex Marquez e Taka Nakagami fuori dai primi quindici, con il deludente decimo posto nel mondiale a squadre. Sono lontani i giorni in cui LCR-Honda ottenne tre vittorie in MotoGP con Crutchlow, nel 2016. Anche i podi sono diventati pochi, ma del resto l’anno scorso il team ufficiale Honda ne ha conquistati solo due…
“Noi – aggiunge Lucio – abbiamo migliorato le nostre strutture nel 2022: Beefy Bourguignon ora è il direttore tecnico per entrambi i piloti e coordina i due capi squadra: Klaus Nöhles con Taka e David Garcia con Alex. Questo ci dà sicuramente una struttura molto più forte nel box. Ora siamo più vicini al team ufficiale”.
Riuscirà Alex Rins – si chiede Speedweek – a lottare per la vittoria con la Honda LCR, lui che l’anno scorso ha vinto due GP con la Suzuki?
“Vincere di nuovo le gare è ovviamente uno dei nostri obiettivi – taglia corto Cecchinello che ha esordito con la sua squadra in MotoGP nel 2006, con Honda e Stoner – e anche una vittoria in una gara sprint sarebbe fantastica. Le possibilità aumentano perché avremo 21 sprint race e 21 gare classiche. Anche le condizioni meteorologiche a volte potrebbero giocare a nostro favore: noi ci faremo trovare sempre concentrati”.