La considerazione da fare secondo me è questa: quale altro Paese al mondo si sarebbe fatto mettere sotto scacco, le palle in bocca, da una disgraziato di Castelvetrano in provincia di Trapani? Per trenta anni, dico.

Quindi quello di ieri non è un giorno di gioia. Un giorno di trionfo. E non lo dico per le forze dell’ordine, che giustamente festeggiano per aver fatto il loro mestiere. Ma è una vergogna. La Meloni vuole fare addirittura il giorno di festa contro la mafia. Ma è un giorno di vergogna: era a 500 metri dall’antimafia. Era in una clinica di Palermo, non di Medellin, non in centro America.

Perché esultate? Perché siete contenti? È un malato terminale col cancro al pancreas. Lasciamo perdere le dietrologie, ma è il caso di esultare se per 30 anni lo Stato si è fatto inchiappettare da Matteo Messina Denaro?

Giuseppe Cruciani, 17 gennaio 2023

giuseppe crucianiMatteo Messina Denaro