(ANSA) – BOLOGNA, 17 MAR – Non solo barriere fisiche ma anche il senso di isolamento e la dimensione mentale e personale di esclusione che ognuno di noi ha sperimentato. È con un reading a cura delle poetesse Valentina Demuro e Barbara Herzog e una performance artistica di Rada Karina Vildanova che si concluderà domani, sabato 18 marzo alle 17.30 la mostra ‘Uscire mai’ di Alberto Pascale Guidotti Magnani, a cura di Mosè Franchi.
Gli scatti, realizzati all’interno del manicomio ormai dismesso di Volterra, sono esposti alla Fotogalleria Paoletti in Strada Maggiore, 14 a Bologna. Quello tracciato da ‘Uscire Mai’ è un viaggio che comincia con una serie di saluti frettolosi, abbracci mancati e carte giudiziarie a cui si aggiungono le cartelle cliniche. “La vita dei pazienti si tramutava così in un vicolo cieco che il più delle volte era senza via d’uscita. Da qui il titolo del lavoro che rappresenta il percorso, seguito da molte delle persone che hanno composto un ‘esercito’ oramai forzosamente dimenticato”, racconta Alberto Pascale Guidotti Magnani. “Un percorso che procede su due piani – aggiunge – quello fisico, fatto di contenimento, di terapie e del lento scorrere del tempo e quello psicologico, affrontato da chi – scivolando in una realtà differente da quella dei più – viveva una quotidianità costellata da interrogativi e osservazioni sullo stato della sua esistenza”. A testimonianza di questa esperienza troviamo ancora scritte e graffiti incisi su quei muri che tanta sofferenza hanno contenuto. “Muri sui quali è stato documentato il trascorrere del tempo all’interno del manicomio – conclude l’autore – e che ora lasciamo andare a terra, quasi a nascondere il dolore di coloro che hanno camminato questo viatico, affidando ancora una volta all’oblio la dignità che gli fu tolta”. (ANSA).
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