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È iniziata la rivolta dei contadini europei: vogliono toglierci il cibo? – Video

La parola d’ordine dei governi europei è la diminuzione dell’inquinamento da azoto e per farlo alcuni stanno istituendo piani che hanno portato i contadini europei a rivoltarsi.

Nei giorni scorsi si sono resi protagonisti della rivolta gli agricoltori fiamminghi che hanno invaso le strade di Bruxelles con circa 2.700 trattori, provocando molti disagi alla capitale belga.

Il governo belga ha dichiarato che gli allevamenti e i fertilizzanti dovranno essere ridotti drasticamente per ridurre l’inquinamento da azoto. Decisione che ha scatenato la rabbia dei contadini che vedono un futuro fallimentare.

«È una catastrofe economica e sociale», ha dichiarato Nele Kempeneers, portavoce dell’associazione di agricoltori belgi Boerenbond, uno dei sindacati che ha organizzato la protesta.

Ha aggiunto: «Molti allevamenti dovranno limitare la quantità di animali che tengono o semplicemente chiudere».

I sindacati degli agricoltori affermano che i tagli programmati impongono ingiustamente un onere maggiore all’agricoltura rispetto all’industria: «Non c’è futuro per noi, non possiamo andare avanti così».

Contadini europei: «No farmers = No Food»

Anche i Paesi Bassi stanno vivendo una rivolta degli agricoltori iniziata nel 2022 quando il governo ha annunciato piani per ridurre di un terzo il numero di capi di bestiame in modo da raggiungere l’obiettivo di dimezzare l’inquinamento da azoto entro il 2030.

Il governo olandese si è offerto di acquistare fino a 3.000 aziende agricole con picchi di inquinamento maggiore (per la maggior parte allevamenti) ma se questa proposta non andrà a buon fine passeranno all’espropriazione forzata.

Gli agricoltori in rivolta hanno organizzato un nuovo appuntamento per sabato 11 marzo 2023 a L’Aia, protesta sponsorizzata anche dalla commentatrice televisiva e politica Eva Vlaardingerbroek molto attiva in questa battaglia.

Lo scorso 3 Febbraio ha pubblicato un video in cui chiedeva ai suoi followers di dare sostegno agli agricoltori olandesi perché non smettessero di protestare: «No farmers = No Food».

I governi stanno cercando di accelerare l’attuazione dei piani proposti, resta da vedere se le proteste dei contadini e degli allevatori saranno ascoltate o meno.

🚨SOS🚨

Do you remember the Dutch farmers?

They need your help.

The Dutch government has doubled down on their expropriation plans and the farmers are losing hope.

Please share this video & leave our farmers a message of support. They’re in dire need of it.#DutchFarmers 🇳🇱 pic.twitter.com/8xhl3gdHo8

— Eva Vlaardingerbroek (@EvaVlaar) February 3, 2023

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