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10 cose che forse ancora non sapete su Spare, il libro di Harry

Il principe Harry non vuole più essere considerato «la ruota di scorta» di nessuno, tantomeno dell’amato-odiato futuro re d’Inghilterra, il fratello maggiore William. E con Spare – Il minore, l’autobiografia-bomba appena pubblicata in Italia da Mondadori, abbandona quei pochi filtri rimasti dopo l’abbandono della famiglia reale per vuotare il sacco su ogni dettaglio, persino il più imbarazzante e meschino, della Corona.

Non solo i particolari da favola (e da incubo) delle nozze con Meghan Markle, che occupano buona parte delle 540 pagine del memoir, ma anche vizietti e capricci dei parenti-serpenti. A parte la compianta nonna (la regina Elisabetta) e la cugina Eugenia di York, non salva nessuno. La mamma Diana fa categoria a parte perché, come si capisce subito, non è bastata una vita intera a elaborarne il lutto. 

Harry – o Spike, come lo chiamano gli amici – ha fatto scalpore per le dichiarazioni più eclatanti, come il pene congelato al Polo Nord che gli ha creato non pochi disagi durante il matrimonio di Willy (come spesso chiama il fratello nelle pagine del suo libro). O il rifiuto di Elton John alla sua preghiera di cantare Candle in the wind ancora una volta, dopo l’esibizione al funerale di Lady D. 

Ma ci sono alcuni episodi e retroscena non trapelati (finora) alla stampa che fanno luce sui vizi e i capricci di Palazzo e sui suoi famigerati eccessi (non solo il costume da Hitler per Halloween e le foto nudo in una suite di Las Vegas).

1.Il commento del padre alla sua nascita

King Charles III hosts a reception to celebrate British South Asian communities, in the Great Gallery at the Palace of Holyroodhouse in Edinburgh. Picture date: Monday October 3, 2022.Kirsty O’Connor / ipa-agency.net

A corte è diventata una famigerata leggenda la frase che l’attuale avrebbe pronunciato dopo la nascita di Harry. Il libro inizia più o meno così e quel ricordo ha segnato il suo destino: “«Splendido! Adesso mi hai dato un erede e una riserva: il mio lavoro è finito». Probabilmente era una battuta. Ma, d’altro canto, si dice che pochi minuti dopo essersi esibito in questo siparietto di comicità mio padre abbia incontrato la sua amichetta”. Harry chiama Camilla “l’Altra Donna” e “l’amichetta”, descrivendola come una vera e propria matrigna delle favole.

2. Come ha saputo dell’incidente della mamma

Harry ha riportato, parola, per parola, cosa gli ha detto il padre Carlo sull’incidente della madre a Parigi: “Sedette sul bordo del letto e mi appoggiò una mano su un ginocchio. «Ragazzo mio, mamma ha avuto un incidente in macchina.»”. E poi: «Ci sono state complicazioni, mamma era gravemente ferita ed è stata

portata in ospedale, ragazzo mio». Infine: «Hanno tentato di tutto, ragazzo mio. Mi dispiace, ma non ce l’ha fatta». Non è seguito un abbraccio, non ci sono state pacche sulla spalla e Harry non ha versato una sola lacrima, almeno fino al momento della sepoltura di Lady Diana, su cui ha rivelato: “Dicono che le mani di mamma fossero incrociate sul petto e stringessero una foto di Willy e me”.

3. L’abitudine di Lady D che William non sopportava

The Duke of Cambridge during day four of Royal Ascot at Ascot Racecourse. Picture date: Friday June 17, 2022.David Davies / ipa-agency.net

Gli aneddoti sul fratello sono i più numerosi e comprendono anche alterchi fisici (in uno dei quali Harry viene sbattuto per terra e i cocci rotti della ciotola del cane gli si conficcano nella schiena). Iniziano con un ricordo d’infanzia: “Willy aveva sempre odiato quando qualcuno faceva l’errore di scambiarci per un’unità indivisibile. Detestava quando mamma ci vestiva allo stesso modo. (E certo non aiutava che il suo gusto per gli abiti da bambino fosse un po’ estremo; spesso sembravamo i gemelli di Alice nel Paese delle Meraviglie)”.

4. La donna che ha iniziato a chiamare “mamma”

In Botswana Harry ha conosciuto due registi, Tania “Teej” Jenkins e Mike Holding, che considera la seconda famiglia e da cui torna ad ogni crisi esistenziale. Da un certo momento in poi ha iniziato a chiamarla con un nomignolo con cui di solito ci si riferisce alla mamma: “«Okaaay, ma’…» Mi scappò semplicemente di bocca. Appena lo sentii, mi fermai. Anche Teej lo sentì e si fermò. Ma non mi corressi. Teej era sconvolta, ma pure commossa. Anch’io ero commosso. Da quella volta, la chiamai sempre ma’. Era una bella sensazione”.

5. Il personaggio che ha insegnato a imitare alla bisnonna

La Regina Madre non ha mai avuto un animo sdolcinato, ma Harry racconta di saperla far sempre ridere: “Parlai a Gan Gan di Ali G, il personaggio interpretato da Sacha Baron Cohen, e le insegnai a dire Booyakasha, mostrandole come muovere le dita a imitare Sacha. Lei non capì, non aveva idea di cosa stessi parlando, ma si divertì un mondo a provarci pronunciando quella parola”.

6. Il diversivo per lasciare i locali notturni

Nel 2007 Harry spiega che un suo scatto rendeva ai fotografi “trentamila sterline. La caparra per un appartamento”. Per evitare i paparazzi ha escogitato un piano: “Ero particolarmente amico di una delle mie guardie del corpo, Billy. Lo chiamavo Billy la Roccia, perché era solidissimo, affidabilissimo. Una volta afferrò al volo una granata che qualcuno tra la folla mi aveva lanciato. Per fortuna, si rivelò finta”. All’uomo ha detto: «Dovrai ficcarmi nel bagagliaio della macchina, Billy». Ma ha omesso un particolare: “Non dissi a Billy che mia madre lo faceva sempre”. Il trucco ha sempre funzionato, anche se gli dava la claustrofobia.

7. Il miglior amico di Carlo è un orso di peluche

Harry non risparmia nessun particolare della permanenza del padre nel severissimo collegio di Eton: “Lo ricordo mormorare cupo: «Sono sopravvissuto a stento». In che modo? Testa bassa, stringendo l’orsetto di peluche che ancora possiede a distanza di tanti anni. Teddy andava ovunque con papà. Era ormai in uno stato pietoso, con le zampe rotte e i fili scuciti, e buchi rattoppati qua e là. Immaginai che quello sarebbe stato l’aspetto di papà se i bulli avessero avuto la meglio su di lui. Teddy esprimeva in modo eloquente la sostanziale solitudine dell’infanzia di papà, e molto meglio di quanto lui avrebbe mai potuto fare”.

8. Kate ha dovuto cambiare nome per un “capriccio” altrui

Nel libro si parla tantissimo del mancato mantenimento economico di Carlo nei confronti di Harry, soprattutto dopo le nozze e intanto non perde occasione per ricordare come l’attuale sovrano abbia sempre provato a mettere la prole in ombra: “«Mmh. Capisco. Be’, ragazzo mio, sai che non ci sono abbastanza soldi.» Lo fissai. Di che stava parlando? Spiegò. O almeno ci provò. «Non posso pagare nessun altro. Devo già pagare tuo fratello e Catherine.» Sussultai. C’era qualcosa nel modo in cui aveva usato il nome, Catherine. Ricordai il periodo in cui lui e Camilla volevano che Kate cambiasse l’ortografia del proprio nome, perché c’erano già due monogrammi reali con una C e una corona sopra: Carlo e Camilla. Averne un altro avrebbe creato troppa confusione. Cambialo in Katherine con la K, suggerirono”.

9. I funghi allucinogeni a casa di una diva di Hollywood

Harry elenca ogni tipo di superalcolico con cui si è sbronzato per sedare sensi di colpa e ingiustizie (vere o presunte) subite. Una volta, già ubriaco di tequila, si trovava a casa di Courteney Cox dove si è praticamente autoinvitato e ha conosciuto Will Arnett che, pur di scrollarselo di dosso quando insisteva perché si esibisse nella voce di LEGO Batman, lo ha piazzato davanti al frigo e ai cioccolatini ai funghi allucinogeni

“Lo supplicai: «Falla». «Cosa dovrei fare?» «La voce». Chiuse gli occhi. Avrebbe voluto rifiutarsi, ma non gli andava di essere scortese. O forse aveva capito che non gli avrei dato tregua. Mi fissò con i suoi occhi azzurro ghiaccio, si schiarì la gola, e con quell’inconfondibile voce roca disse: «Ciao Harry». Oh, quanto mi piacque. «Ancora!» Lo rifece. E mi piacque perfino di più”.

10. Le tiare offerte dalla regina a Meghan

Prince Harry and Meghan Markle, Duke and Duchess of Sussex leave after a service of thanksgiving for the reign of Queen Elizabeth II at St Paul’s Cathedral in London, Friday, June 3, 2022 on the second of four days of celebrations to mark the Platinum Jubilee. The events over a long holiday weekend in the U.K. are meant to celebrate the monarch’s 70 years of service., Credit:Matt Dunham / AvalonMatt Dunham / Avalon / ipa-agency.net

Di Meghan ha raccontato di tutto, incluso quando aiutava il cagnolino di lei a fare la pipì in verticale perché aveva la zampetta malandata e quando le reggeva i capelli dopo un’intossicazione alimentare. Ha ripercorso per filo e per segno il primo appuntamento (lo ha baciato lei per prima), tutti gli incontri successivi, i piatti che gli cucinava, gli istinti suicidi o la luna di miele (“Lasciammo Londra in un’auto camuffata da furgoncino dei traslochi, con i finestrini coperti da cartone, e andammo sul Mediterraneo per dieci giorni”). Di privato è rimasto poco, anzi pochissimo, tra cui il numero delle tiare offerte dalla regina Elisabetta a Meghan per le nozze (cinque diverse tra cui scegliere), per surclassare la proposta delle zie Spencer d’indossare una di quelle di Lady D. Sul giorno del “sì” Harry non ha lesinato dettagli, da quando all’addio al celibato ha deciso di vestirsi “da gigante pollo giallo, ricoperto di piume” a quando il fratello per vendetta voleva radergli la barba e aveva poi invertito i segnaposto al tavolo del banchetto. 

Il memoir, insomma, resta fonte inesauribile di storie, dai dettagli sulle sue lampade Ikea alle scarpe rotte, fino agli orrori dei traumi della guerra. Il tentativo un po’ maldestro di riappropriarsi dei riflettori che rivendica (ma poi dice di detestare) svela davvero moltissimi retroscena sulle abitudini royal per poi confermare che, con o senza corona, i reali sono proprio come noi, pieni di slanci nobili (a volte) e animati (spesso) da istinti più venali.

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