La riflessione su ciò che si può considerare classico, nella moda così come in qualsiasi forma estetica, è essa stessa un grande classico che torna ciclicamente. E oggi si lega alla sostenibilità, valore di priorità assoluta: uno dei designer più leggendari, Tommy Hilfiger, ha scelto proprio questo focus per la sua ultima capsule collection: si tratta di Tommy x Shawn Classics Reborn, in collaborazione con il cantautore multi-platino Shawn Mendes.
Come lasca intendere il suo nome, la collezione ricodifica una selezione di pezzi classici e dalla vestibilità rilassata in una visione preppy anni ‘80 e ’90. Ma, soprattutto, attraverso l’utilizzo di materiali riciclati e tecniche innovative, come Recycrom ™, che include un nuovo processo di tintura – creata riconvertendo le fibre provenienti da scarti di lavorazione in una polvere colorata – ed incorpora Circulose®, un materiale ricavato da scarti tessili riciclati miscelati con fibra di legno.
Lanciata con un campagna all’insegna dell’inclusività, la collezione Classics Reborn ha ancora più rilevanza nel presente: nel cast amici e familiari di Shawn Mendes – dalla sorella Aaliyah all’autrice e modella Maye Musk, madre di Elon. Abbiamo parlato di questo e di molto altro con Tommy Hilfiger e Shawn Mendes, in occasione dell’evento dedicato al lancio della capsule collection a Milano.
Signor Hilfiger, sin dall’inizio della sua carriera ha saputo identificare con naturalezza lo zeitgeist, con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Come descrivereste, lei e Shawn Mendes, il rapporto dei giovani con la moda oggi, tra passato e presente?
T.H: «Penso che, oggi come in passato, il rapporto dei giovani con la moda sia dettato in gran parte dalla pop culture: quest’ultima è un po’ come se indicasse una certa direzione e portasse al cambiamento stesso della società e dei suoi riferimenti. Gli artisti musicali, ad esempio, hanno un’enorme influenza nei confronti di chi li segue, ben oltre i loro brani. E nel caso di Shawn, l’immagine che viene trasmessa è così positiva che diventa un esempio, “innalza” anche i valori dei suoi fan: è proprio per questo che abbiamo voluto collaborare con lui, per portare questo esempio a un pubblico ancora più grande, amplificandone la comunicazione. Penso che, a differenza del passato, oggi sia più semplice comprendere quando una figura pop è genuina o no: negli scorsi decenni ci sono state tante influenze che non si possono definire positive, ovvero che hanno sfruttato il loro ruolo solo per ricevere maggiore attenzione. Abbiamo tante nuove e diverse possibilità in questo senso, ovvero per veicolare dei messaggi significativi, come fa Shawn con il suo talento e con il suo cuore» .
S.M: «Devo dire che io stesso mi sento ispirato dai miei fan! È grazie a loro che sento la responsabilità di mostrarmi in maniera autentica. Inoltre, sempre a proposito di influenza, per quanto sia vero che noi musicisti ne esercitiamo una grande parte, noi stessi siamo contaminati dalla cultura e dalla società, e da come le priorità al loro interno cambino. Da quando ho preso più consapevolezza del tema della sostenibilità ho voluto agire a riguardo per fare la mia parte: è anche uno splendido modo anche di dare e ricevere, creando un impatto ancora più reale».