strage-bologna:-difesa-bellini,-sentenza-ha-molte-contraddizioni-–-emilia-romagna

Strage Bologna: difesa Bellini, sentenza ha molte contraddizioni – Emilia-Romagna

(ANSA) – BOLOGNA, 06 APR – “Ho cominciato a leggere le motivazioni della sentenza, è un lavoro improbo digerire 1.700 pagine, e la mia impressione, per quanto ho letto fino ad ora, è che ci sono molte contraddizioni”. Così l’avvocato Antonio Capitella, uno dei due legali che ha difeso Paolo Bellini nel processo per la strage di Bologna davanti alla Corte d’assise presieduta dal giudice Francesco Maria Caruso.
    “Tanto per fare qualche esempio, il presidente parla di ‘attendibilità’ di Bellini quando afferma di non essere stato interno ai servizi segreti, ma poi due pagine dopo dice che Bellini è l’anello di congiunzione tra i servizi e gli esecutori. Poi scrive – ha aggiunto Capitella – che probabilmente il nome di Bellini è stato inserito tra gli esecutori su spinta del padre Aldo o di Stefano Delle Chiaie, ma questo non è mai emerso dal processo, è una sua ipotesi. E ancora, il fatto che non conosceva i Nar, ma ha agito con loro.
    Infine l’incontro con Picciafuoco nel 1990, che sembra diventato centrale in questa storia. Il cuore di tutto è la sua presenza in stazione, che si basa solo sulle dichiarazione dell’ex moglie. Anche sui mandanti, tante cose fanno a cazzotti”.
    Capitella sottolinea infine che “si tratta di un lavoro imponente, con un taglio soprattutto storico. Ma noi – dice – facciamo processi. Ho girato le motivazioni a Bellini e gli ho detto ‘leggiamo per dieci giorni, prendiamo appunti e poi ne parliamo’. Sarà complicatissimo, ma combatteremo in appello, come sempre”. (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Related Posts

Lascia un commento