Sanremo, 11 febbraio 2023 – Doveva essere celebrato ieri sera all’1.30 di notte, ma poi i ritardi sulla scaletta lo avevano fatto saltare. Alla fine è stato meglio così, perché il tributo di Gianni Morandi al cantautore Lucio Dalla c’è stato stasera, all’inizio della puntata finale del festival di Sanremo. Tutti quindi si sono potuti godere l’omaggio ed è stato un momento che di certo in pochi dimenticheranno.
Il medley
Morandi ha iniziato la sua performance in platea, imbracciando la chitarra e cantando Piazza Grande. Poi è salito sul palco e, accompagnato dall’orchestra, si è esibito in Futura e nel successo senza tempo Caruso. In platea vengono inquadrate la moglie di Amadeus e la moglie di Morandi: “Ma quanto è bravo”, sussurra Giovanna ad Anna. Ed è proprio così: il pubblico è rimasto senza fiato, nessuno ha cantato, non perché non sapessero i brani, ma per ascoltare in silenzio e godersi l’esibizione. Al termine della performance erano tutti in piedi e tutti visibilmente commossi, Morandi compreso. Con gli occhi lucidi, ha alzato un dito per indicare il cielo.
“Quest’anno Lucio avrebbe compiuto 80 anni”, dice Morandi ad Amadeus, che ribatte: “Che emozione, voglio solo dire che sono onorato di aver fatto questo festival insieme a te”. Un omaggio molto sentito, dal momento che Dalla e Morandi erano legati da un forte sentimento di amicizia.
Gli 80 anni di Dalla
Il cantautore bolognese apparve per l’ultima volta sul teatro dell’Ariston nel 2012, 11 anni fa. Il cantautore in quell’occasione si era presentato nelle vesti di direttore d’orchestra di Pierdavide Carone, in gara con Nanì.
Come ha ricordato Morandi sul palco dell’Ariston, il 4 marzo 2023 avrebbe compiuto 80 anni. E’ scomparso improvvisamente il primo marzo del 2012, stroncato da un infarto, lasciando un vuoto incolmabile, soprattutto ai suoi concittadini bolognesi e, ovviamente, al suo grande amico Morandi. “Oggi è il compleanno di Lucio Dalla – aveva scritto il co-conduttore sui social il 4 marzo del 2020 -. E’ difficile accettare l’idea che non sia più con noi e, a volte, mentre sto camminando per il centro di Bologna, mi immagino che lui possa comparire all’improvviso, uscendo da un portone, da un bar, da una chiesa, da dietro un vicolo, vicino casa sua… La sua musica, però, sarà sempre con noi”.
E la sua musica, questa sera, era veramente con noi. A dimostrazione del fatto che l’arte non muore mai