A Roma, un padrone incivile di cani è stato avvertito da un abitante del quartiere dove porta i suoi animali a fare i bisogni (senza pulire). L’uomo ha risposto al cartello di minacce in maniera oggettivamente geniale.
In Italia vivono almeno 8.1 milioni di cani. La maggior parte di questi hanno un padrone, ma è da tenere in considerazione una percentuale sostanziosa di randagi. Nelle grandi e nelle piccole città della penisola, è diventato normale trovare escrementi canini sui marciapiedi. Quando a lasciarli sono, per l’appunto, i randagi, non c’è nessuno con cui potersela prendere. Quando, invece, la colpa è di un padrone svogliato, si ha tutto il diritto di arrabbiarsi.
In molte città italiane, è diventato normale trovare fogli attaccati alle saracinesche o sui muri dei palazzi, che contengono messaggi contro i padroni di cani incivili. Molti non puliscono di proposito, scatenando la rabbia di chi possiede un’attività commerciale ed ha bisogno che i marciapiedi siano puliti. Spesso il tono degli avvertimenti è simile ad una minaccia, altre volte è più creativo. Da Colleferro, in provincia di Roma, arriva una segnalazione riguardante uno ‘scontro’ tra un padrone incivile e un cittadino che ha provato ad avvertirlo nel modo più diretto possibile.
“Se ti prendo…”
Nei pressi di un giardinetto, sembra esserci una persona che porta il suo cane tutti i giorni a fare i bisognini e, sistematicamente, non getti le feci nell’immondizia. Ciò comporta che le persone più distratte pestino le deiezioni, uno dei piccoli inconvenienti quotidiani più fastidiosi che esistano. Per questo, un cittadino ha provato a convincere l’incivile a rispettare una legge, con un cartello chiarissimo dai toni minacciosi: “Dedicato a che che non la raccogli: se ti prendo diventerà un’ottima crema per la tua faccia di m…”. Come avrà risposto l’incivile?
L’incivile, a suo modo, è stato geniale. In primis si è preso la briga di usare a sua volta un foglio A4 e di coprirlo con una busta di plastica, in modo che gli agenti atmosferici non lo portino via. E poi la frase con cui ha ribattuto, breve ma d’impatto: “Non mi prenderai mai”. Al di là delle battute, la speranza è che un vigile urbano lo colga davvero in flagrante ed elevi una sanzione salata nei suoi confronti, in modo che la voglia di scherzare gli passi ed eviti inconvenienti ad altre persone, che tutto vorrebbero fuorché una cacca di cane sotto le suole.
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