Una meningite post Covid che lo ha costretto a lunghe terapie con cortisone ma che fortunatamente sembra essere stata presa in tempo. A raccontare la sua esperienza con la malattia che lo ha colpito è Pasqualino Maione, ex concorrente del talent Amici di Maria De Filippi.
Il cantante, dopo mesi di silenzio sui social, è infatti tornato a parlare ai follower mostrandosi su TikTok attraverso un video in cui appare con il volto gonfio e visibilmente provato.
«Ciao a tutti, ormai manco su TikTok da cinque mesi – racconta l’ex volto di Amici – Purtroppo sono stato poco bene, ho avuto un problema di salute abbastanza serio che mi ha allontanato un po’ dai social. No, non sono ingrassato. È l’effetto delle medicine, del cortisone, perché sono in terapia e sto affrontando una grande battaglia verso la patologia che purtroppo mi ha preso il cervello e il midollo osseo. Ho avuto una meningite post Covid che è stata presa in tempo grazie ai medici del Vanvitelli che ringrazio tantissimo. Mi hanno tenuto e mi tengono tutt’ora sotto terapia e stanno cercando di farmi vivere al meglio e di guarire al più presto. La strada è ancora lunga però ce la faremo».
Il cantante, che ha partecipato all’edizione del 2008 del celebre talent, già lo scorso agosto si era mostrato su un letto di ospedale, spiegando di avere una grave forma di Covid, per la quale si era reso necessario il ricovero. «State attenti a questo maledettissimo Covid, io l’avevo sottovalutato, ma da 10 giorni sto passando l’inferno», aveva scritto.
Ad ottobre Pasqualino Maione ha poi pubblicato un altro post in cui svelava di essere ancora in ospedale perché le sue condizioni di salute si erano rivelate più gravi del previsto: «Scusate l’assenza ma la situazione è risultata molto più seria di quanto io potessi pensare… purtroppo dopo il Covid le mie condizioni si sono aggravate e sono dovuto restare in ospedale per curarmi da una brutta infezione che aveva colpito il midollo spinale e il cervello (le meningi). Per fortuna con una lunga terapia l’infezione sta andando via e pian piano sto migliorando».
Covid e disturbi neurologici
Il primo caso di meningite associata a Covid è stato documentato in un articolo apparso sull’International Journal of Infectious Diseases nel maggio 2020. Curato dagli scienziati del Dipartimento di medicina d’urgenza e terapia intensiva presso l’ospedale universitario di Yamanashi, l’articolo ricostruisce l’esempio clinico di un paziente di 24 anni, trasportato d’urgenza in ospedale e risultato positivo alla meningite e a SARS-CoV-2.
Lo scorso aprile sono stati invece pubblicati i risultati di uno studio che ha analizzato la prevalenza, i fattori di rischio associati e gli esiti di gravi manifestazioni neurologiche nei pazienti ricoverati con Covid-19 in forma grave. La ricerca, condotta dalla Boston University School e dal Boston Medical Center, ha preso in esame i dati di più di 16mila pazienti ricoverati durante il primo anno di pandemia. Secondo i risultati, pubblicati sulla rivista Critical Care Explorations, il disturbo neurologico riscontrato più di frequente è stato l’encefalopatia; più rari ma comunque presenti anche ictus, convulsioni, encefalite e, appunto, meningite.
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