Parla Vladimir Putin e Biden risponde. Il tutto mentre Meloni è in viaggio in Ucraina e incontra Zelensky, che entra a gamba tesa sul governo italiano con una critica neppure troppo velata a Silvio Berlusconi.
Il discorso di Putin
Putin prende la parola a un anno dall’avvio della cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina. A un anno dall’invasione, dalle truppe che sbarcano alle porte di Kiev, a un anno dalla ritirata dalla capitale, dall’inizio di un conflitto di posizione nel Donbass. E poi le sanzioni, l’isolamento internazionale, il gas alle stelle, gli attentati a Daria Dugina e al ponte di Crimea, la conquista di Mariupol e l’indietreggiare da Kherson. Parla Putin, oggi, di fronte all’Assemblea federale. E lo fa il giorno successivo alla storica visita di Joe Biden a Kiev per abbracciare Volodymyr Zelensky. Un viaggio organizzato in gran segreto ma di cui Mosca era stata avvertita in tempo per dare il semaforo verde.
La replica di Biden
Ed è proprio da Varsavia che il presidente degli Stati Uniti d’America risponde allo Zar. Un sentito discorso dal castello Reale di Varsavia, in quello che sembra a tutti gli effetti una sfida dialettica per un conflitto che non sembra più limitato alla guerra tra Russia e Ucraina.
La conferenza stampa Meloni-Zelensky
Il tutto avviene, in una giornata piena di eventi, mentre Giorgia Meloni visita Kiev e Bucha, incontra il presidente ucraino Zelensky e presenta la solidarietà italiana all’Ucraina. I due, in serata, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta (qui il video della diretta).
Segui la diretta sul discorso di Putin.
Kiev, dichiarazioni alla stampa Meloni – Zelensky
18.59 Meloni replica su Berlusconi
Poco dopo l’affondo di Zelensky, Meloni risponde al collega ucraino lì al suo fianco difendendo l’alleato di governo: “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato a sostegno dell’Ucraina, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così. A questa maggioranza piace rispettare gli impegni presi”.
L’attacco di Zelensky a Berlusconi: “I diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quei leader hanno dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie ha dovuto cercare da mangiare e tutto questo per amore dei fratelli russi”. E ancora: “Io auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non sostiene l’Ucraina, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi, vedano la scia di sangue che hanno lasciato”.
18.44 Meloni: “L’Italia lavora a piano di pace”
“Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra, ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull’Ucraina – ha detto Meloni – L’Italia lavora ad una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da adesso, penso che l’Italia possa recitare un ruolo da protagonista con le sue eccellenze strategiche”. Poi ha precisato che “una pace vera si consegue ribadendo che la comunità internazionale non accetta l’invasione di Stati sovrani, non accetta un mondo in cui è la forza a ridisegnare i confini fra gli Stati, in cui chi ritiene di essere militarmente più forte ritiene di avere il diritto di invadere suo vicino. Bisogna essere seri su questa materia”. Insomma: “Niente deve essere deciso senza l’Ucraina, su questo dobbiamo essere d’accordo, e per questo è fondamentale che l’iniziativa parta dal presidente Zelensky”.
18.40 Gli aiuti militari a Kiev
Il premier italiano entra poi nel merito degli aiuti militari, il tema che più interessa l’Ucraina. Oggi il ministro Tajani ha detto che è “praticamente impossibile” che l’Italia possa dare suoi caccia a Kiev. “Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive – ha detto Meloni – Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”. L’Italia sarà protagonista anche della ricostruzione. Ma suoi caccia, per quanto Meloni ritenga che “tutte le armi che si forniscono a un Paese aggredito sono difensive”, fa sapere che “la fornitura di aerei attualmente non è sul tavolo”.
18.37 Meloni: “Aiuteremo Kiev fino al negoziato”
Meloni ha fatto sapere che “l’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”. E ancora: “Voi avete dimostrato di essere una straordinaria nazione. L’Ucraina al cospetto del mondo ha già vinto la sua battaglia per rivendicare la sua identità. L’amor di patria è qualcosa che nasce spontaneamente, dobbiamo ricordarci che le nazioni si fondano sulla dimensioni dei sacrifici che si è disposti a fare insieme. Il prezzo che state pagando è molto alto”.
18.35 Meloni: “L’Italia non tentenna”
Meloni in conferenza stampa dichiara: “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione Russa, l’Italia non intende tentennare e non lo farà. E’ passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”.
18.35 Zelensky: i sistemi missilistici italiani aiuteranno a difendere il nostro Paese
18.30 Biden: Putin può porre fina alla guerra con una parola
Secondo il presidente Usa, “ogni giorno in più di guerra, è Putin ad averlo scelto. Potrebbe porre fine alla guerra con una sola parola. È semplice”. Il ragionamento è il seguente: “La Russia smette di invadere l’Ucraina. Sarebbe la fine della guerra. Se l’Ucraina smettesse di difendersi contro la Russia, sarebbe invece la fine dell’Ucraina. Questo è il motivo per cui siamo insieme, perché facciamo in modo che l’Ucraina possa difendersi”.
18.25 Biden agli autocrati: “Democrazia più forte”
“Oggi le democrazie del mondo sono diventate più forti mentre gli autocrati del mondo si sono indeboliti”, ha detto Biden. “Putin vuole terra, potere ma prevarrà l’amore del popolo ucraino per il proprio paese”. E agli autocrati, compreso lo Zar, dice: “Devono capire una sola parola” ripetendo per tre volte la parola ‘no’: ‘non prenderete il mio paese, non prenderete la mia libertà e non prenderete il mio futuro’”.
18.15 Biden accusa i russi di “crimini contro l’umanità senza vergogna”
18.05 Biden: non vogliamo distruggere la Russia
Il presidente Usa ci ha tenuto a fare una precisazione: “Gli Usa – ha detto – non stanno cercando di distruggere la Russia, l’Occidente non vuole attaccare la Russia. La guerra è una tragedia e continua per scelta di Putin”.
18.05 Biden: il dittatore non ricostruirà l’impero
Nel suo discorso da Varsavia, il presidente Biden ha risposto indirettamente a Vladimir Putin che poche ore prima aveva parlato di fronte ai deputati russi. “Un anno fa il mondo temeva la caduta di Kiev, ma Kiev resiste con forza e soprattutto continua a essere libera. Il mondo non si è voltato dall’altra parte”, ha detto Biden. “Le democrazie del mondo sono diventate ancora più forti e gli autocrati si sono indeboliti”. E ancora: “Un dittatore vuole ricostruire un impero ma non sarà mai in grado di farlo. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Per Biden, Putin “dubita ancora della nostra capacità di resistere, ma noi non ci stancheremo mai”.
18.04 Biden rilancia la Nato
“Putin – ha detto il presidente Usa – credeva di essere un duro ma si è scontrato con la nostra volontà di ferro: l’articolo 5 del trattato Nato è solido come una roccia, un giuramento sacro, un attacco contro uno è un attacco contro tutti”. Proprio parlando di Nato, Biden ha fatto sapere che il prossimo summit dell’Alleanza si terrà negli Stati Uniti d’America. Lo Zar pensava di dividere la Nato, “in realtà ha portato dentro Svezia e Finlandia”: oggi l’Alleanza per Biden “è più unita che mai” e “non si dividerà”.
18.00 Il discorso di Biden da Varsavia
13.30 Meloni: da Putin solo propaganda
Il premier italiano è a Kiev in un giorno cruciale per la guerra in Ucraina. “Putin? Una parte del mio cuore – ha detto Meloni ai cronisti – sperava che dicesse parole diverse aspettandomi un passo avanti. Quello che abbiamo sentito stamani è la solita propaganda ma i fatti sono diversi, ha detto che lavora per la diplomazia per evitare il conflitto ma la verità è che c’è qualcuno che è l’invasore e qualcuno che si sta difendendo. E il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta comunque cercando di presentare un piano di pace”.
12.05 Stoltenberg: la Russia prepara una nuova guerra
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, attacca: “A un anno dall’inizio dell’invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a nuova guerra, prepara più truppe e si è messo in contatto con la Corea del Nord e con l’Iran per le armi”.
12.00 La frase conclusiva
“La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie”. Così Putin ha concluso il suo discorso.
11.56 La Russia sospende il trattato sulle armi nucleari
Forse la notizia più importante Putin la dà verso la fine del suo discorso. La Russia ha deciso di sospendere l’applicazione dello Start, il trattato sulla riduzione delle armi nucleari, l’ultimo rimasto in vigore con gli Usa. Il motivo? Mosca non vuole permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre ormai il conflitto in Ucraina sembra essersi allargato ad una guerra Russia-Nato. “Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”, ha precisato lo Zar, “Gli Stati Uniti stanno sviluppando nuovi tipi di armi nucleari e per questo dobbiamo prepararci a testare le nostre armi nucleari”.
11.31 L’attacco di Putin all’Italia
Nel suo discorso, lo Zar ha rivolto un pensiero anche all’Italia, citata direttamente. “La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, non deluderà nessuno e sosterrà sempre i suoi partner in situazioni difficili – ha detto – lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto”. Più volte il Cremlino ha criticato la posizione del Belpaese che, dopo aver ottenuto l’aiuto russo, ha comunque deciso di avviare le sanzioni contro Mosca.
11.30 Putin si rivolge agli oligarchi
Duro attacco del presidente russo agli oligarchi: “Invece che produrre tecnologia e creare posti di lavoro in Russia, i grandi uomini d’affari investivano in yacht all’estero”, ha detto. Dunque nessuna preoccupazione se l’Occidente ne ha sequestrato i beni detenuti all’estero: “Nessuno dei comuni cittadini è dispiaciuto per coloro che hanno perso i loro capitali, yacht e palazzi all’estero. Non supplicate per riavere i vostri soldi. Non investite all’estero ma in Russia. Lo Stato e la società vi sosterranno”
11.20 La Casa bianca attacca: “Discorso di Putin assurdo”
10.45 Putin: “Economia russa più forte delle previsioni europee”
“L’economia russa è stata più forte di quanto prevedesse” la Nato, ha detto Putin riferendosi alle sanzioni occidentali contro Mosca. “Grazie al lavoro di governo, parlamento, banche, lavoratori abbiamo garantito la stabilità economica e mantenuto posti di lavoro”. Il presidente ha poi presentato alcuni dati: “Il risultato del 2022 è che il Pil si è ridotto del 2,1% secondo i dati più aggiornati, mentre a febbraio-marzo dell’anno scorso si prevedeva una caduta verticale”. Meglio del previsto, dunque, anche grazie all’aumento vertiginoso del prezzo del gas. A pagare il prezzo più alto sarebbe stato invece l’Occidente, le cui economie soffrono l’incremento dei costi energetici. “Grazie ad una buona bilancia dei pagamenti della Russia – spiega lo Zar – non abbiamo bisogno di inchinarci e mendicare soldi all’estero”.
10.35 Putin: “Nelle regioni annesse porteremo pace e sviluppo”
Il presidente Putin assicura alle popolazione dei territori annessi, lui dice “sotto il nostro appoggio diretto”, che la Russia farà “tutto il possibile perché in questi nostri territori torni la pace, la ripresa sociale e economica per far ripartire le imprese e il lavoro”. La promessa: “Costruiremo strade moderne come in Crimea”.
10.30 Putin: “Difendere i nostri figli dalla catastrofe spirituale dell’Occidente”
Per “catastrofe spirituale dell’Occidente” Putin intende “la distruzione della famiglia, dell’identità culturale e nazionale, la perversione e l’abuso dei bambini, fino alla pedofilia”, attività che “sono dichiarate la norma della loro vita e i sacerdoti sono costretti a benedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso”.
10.24 Putin: “Non combattiamo contro il popolo ucraino”
Il presidente russo assicura che “non stiamo combattendo contro il popolo ucraino, ma è il popolo ucraino a essere ostaggio del regime di Kiev e dei suoi padroni occidentali che hanno occupato questo Paese”.
10.21 Putin: “L’intero occidente costellato di basi americane”
“L’intero pianeta è costellato di basi americane. Tutto il mondo è testimone di come gli Stati Uniti siano usciti da trattati internazionali, di come abbiano interrotto in modo unilaterale tutti gli accordi che volevano mantenere la pace sul pianeta”.
10.20 Putin: “L’Ucraina voleva le armi nucleari”
“L’Occidente ha preparato l’Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce”.
10.16 Putin: “Abbiamo fatto di tutto per risolvere il conflitto pacificamente”
Secondo Putin “l’Occidente usa l’Ucraina come una piazza d’armi, come un poligono contro la Russia. Più verranno forniti sistemi a lungo raggio all’Ucraina più saremo costretti a tenere lontana la minaccia dai nostri confini. L’Occidente vuole portare un conflitto locale a una dimensione globale, e noi reagiremo”. Il presidente russo è convinto che “sconfiggerci sul campo di battaglia è impossibile” e che a iniziare la guerra sia stato l’Occidente: “Noi abbiamo usato la forza per fermare” la guerra.
10.15 Putin: “Operazione speciale per liquidare minaccia neonazista”
“A partire dal 2014 il Donbass ha difeso il suo diritto di vivere sulla propria terra, parlare la propria lingua, non si è arreso nella situazione di assedio di odio da parte del regime di Kiev: il Donbass aspettava l’aiuto della Russia”, ha detto Putin. Per lo Zar, il Cremlino avrebbe fatto “il possibile per risolvere il problema pacificamente, negoziando una via pacifica per uscire da questo conflitto, ma dietro le nostre spalle è stato preparato uno scenario molto diverso”.
10.10 Putin: “Raggiungeremo i nostri obiettivi”
Putin ha assicurato che l’operazione speciale continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi e che “la maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno” alle manovre militari.
Articolo in aggiornamento