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Microsoft accelera sull'intelligenza artificiale con ChatGpt su Bing

Microsoft ha presentato un nuovo potenziale prodotto rivoluzionario: il suo motore di ricerca Bing integrato con l’intelligenza artificiale di ChatGPT, la tecnologia sviluppata da OpenAI. Il colosso di Redmond getta il guanto di sfida a Google e al suo monopolio nella ricerca online

Microsoft sfodera la tecnologia di OpenAI, messa a punto in ChatGPT, sul suo motore di ricerca Bing e sul browser Edge.

“L’intelligenza artificiale cambierà ogni categoria di software, a partire dalla maggiore, la ricerca. Oggi lanciamo Bing e Edge potenziati” con l’AI per aiutare in ricerche migliori online, afferma l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella nel corso dell’evento organizzato nella sede di Redmond.

Lo scorso gennaio il colosso di Redmond ha investito 10 miliardi nella no profit OpenAI, sviluppatrice del software ChatGPT che utilizza tecniche di deep learning per generare risposte simili a quelle umane alle richieste di ricerca. Da quando ha debuttato a fine novembre il chatbot ha raggiunto più di un milione di utenti in pochi giorni ma allo stesso tempo ha aperto un acceso dibattito sulle potenzialità e sull’applicazione dell’intelligenza artificiale.

ChatGPT è infatti in grado di creare testi come un essere umano, usando una prosa chiara e definita e una punteggiatura appropriata. Per Microsoft quindi una enorme possibilità per cercare di guadagnare terreno di fronte alle rivali agguerrite, che comunque non vogliono restare indietro. L’annuncio arriva quasi in contemporanea con l’introduzione di Bard da parte di Google e la presentazione di Ernie Bot da parte del colosso cinese Baidu.

Dopo il lancio di ChatGPT, le grandi aziende tecnologiche si affrettano a guadagnare il dominio nella tecnologia. “Ma la domanda più grande sia per Microsoft che per Google, tuttavia, è: i chatbot AI sono un buon sostituto della ricerca?” si interroga The Verge.

Tutti i dettagli.

MICROSOFT PRESENTA BING POTENZIATO CON L’AI DI CHATGPT

La sfida al monopolio di Google nella ricerca online è iniziata. Ieri Microsoft ha presentato la nuova versione del suo motore di ricerca Bing, che ora include un chatbot ancora più potente di ChatGPT. La nuova funzionalità mira a dare risposte concise e rapide agli utenti, senza che questi debbano aprire i collegamenti a siti diversi. Ora Bing risponderà infatti alle query di ricerca con risposte più dettagliate, non solo collegamenti a siti Web.

“Questa tecnologia rimodellerà praticamente ogni categoria di software che conosciamo”, ha sottolineato il ceo di Microsoft.

Gli utenti possono anche chattare con il bot per personalizzare meglio le loro domande. Più risposte contestuali verranno aggiunte sul lato destro di una pagina di ricerca. “A differenza di ChatGPT, il nuovo Bing può anche recuperare notizie su eventi recenti” precisa The Verge.

Per ora, la nuova funzionalità di Bing sarà accessibile solo dal browser Microsoft Edge, ma l’azienda afferma che intende implementarla su tutti i browser, che dovranno comunque apportare modifiche per farla funzionare.

SFIDA AL DOMINIO DI BIG G NELLA RICERCA ONLINE

Con questa tecnologia attualmente esclusiva, Microsoft spera di rosicchiare quote del mercato dei motori di ricerca, di cui Google detiene quasi il 93%. Secondo Statcounter, Bing rappresenta solo il 3% delle ricerche globali. Ma lo status potrebbe presto mutare. La mossa è di gran lunga la più grande minaccia che Google abbia visto al suo dominio nella ricerca web e segna l’inizio di una corsa agli armamenti di intelligenza artificiale tra le aziende, commenta la Bbc.

In una nota agli investitori dopo l’annuncio, l’analista Dan Ives di Wedbush Securities ha affermato di ritenere che l’investimento di Microsoft “aumenterebbe notevolmente” la capacità dell’azienda di competere nel settore.

LE MOSSE DI GOOGLE E BAIDU

Di certo il colosso di Mountain View non è rimasto di certo a guardare. Nei mesi scorsi Google ha fatto scattare un allarme interno “codice rosso”, segno che considera minacciato il proprio core business e la sua contromossa non si è fatta attendere.

A inizio settimana Google ha lanciato Bard, che sarà inizialmente disponibile per test a collaudatori fidati per poi essere successivamente presentata al grande pubblico. I collaudatori sono stati selezionati: sono un gruppo variegato geograficamente che aiuterà Google a migliorare e capire l’uso dell’intelligenza artificiale da parte degli utenti. Bard si pone come obiettivo quello di generare risposte dettagliate a domande semplici. Il suo funzionamento si basa su LaMDA, il Language Model for Dialogue Applications, salito alle cronache lo scorso anno per essere stato definito “senziente” da parte di uno degli ingegneri di Google.

Nel frattempo, dall’altro lato del Pacifico c’è anche il gigante di Pechino Baidu che lavora alla risposta cinese a ChatGpt, annunciando Ernie Bot.

Dunque “La gara inizia oggi”, come ha detto il capo di Microsoft Satya Nadella.

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