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L’incredibile ponte costruito dal diavolo, su una cascata mozzafiato

Ci sono luoghi sparsi per il mondo che sono poco conosciuti e che, in qualche maniera, preservano un fascino unico, talvolta legato a delle particolare leggende. È il caso di un incredibile ponte che pare essere stato costruito dal diavolo in persona. Una struttura che, in base alle condizioni atmosferiche, protegge una cascata mozzafiato.

Il mistico Ponte da Mizarela

Ci troviamo in Portogallo e più precisamente tra il villaggio di Ruivães e quello di Ferral, presso il distretto di Braga, nel Nord del Paese. Una zona in cui scorre il Rio Rabagão che per un tratto viene sormontato dal mistico Ponte da Mizarela.

Di origine medievale, vanta una storia di notevole importanza in quanto è stato usato persino all’inizio del XIX secolo dalle truppe francesi per fuggire dalle forze britanniche durante la Guerra Peninsulare.

Impossibile non rimanerne affascinati: è stato realizzato in una scarpata e si caratterizza per la presenza di un unico arco di 13 metri di altezza.

Ma non solo: ad emozionare il visitatore è la natura circostante impreziosita da alberi che strisciano giù per la collina fino a incontrare l’acqua e le rocce. Il momento migliore per visitarlo è dopo un periodo di pioggia, fase in cui prende vita un’affascinante cascata che si tuffa sui massi circostanti. In estate è persino possibile trovare un po’ di refrigerio facendo un bagno nel fiume che vi scorre sotto.

La leggenda del Ponte da Mizarela

Come vi accennavamo in precedenza, il Ponte da Mizarela è avvolto da una leggenda alquanto particolare. Pare, infatti, che sia stato costruito dall’entità soprannaturale più malvagia mai esistita: il diavolo.

Secondo la tradizione locale, un criminale aveva un disperato bisogno di un modo per attraversare il fiume mentre fuggiva dal vicino villaggio. Non sapendo come fare, decise di convocare il diavolo che gentilmente gli disse che lo avrebbe aiutato, ma al “piccolo” prezzo della sua anima.

Il delinquente, ormai disperato, decise di acconsentire e fu così che il diavolo creò un ponte temporaneo che svanì prima che potessero attraversarlo anche coloro che inseguivano il condannato.

Tuttavia, in seguito l’uomo si pentì della consegna della sua anima e per questo andò alla ricerca di un prete. Un virtuoso sacerdote ebbe pietà di lui e decise di usare il suo rosario con un po’ di acqua benedetta per scacciare il demonio: fu grazie a questo gesto che trasformò il ponte in una struttura permanente.

Come raggiungere il Ponte da Mizarela

Il Ponte da Mizarela è perciò un’opera molto antica ma anche intrisa di un fitto mistero. Uno di quei posti che vale la pena esplorare anche solo per il fascino mistico che emana.

Costruito in un luogo di notevole bellezza, è raggiungibile attraverso un circuito pedonale di 11 km molto ben segnalato. Per compierlo ci vogliono circa 3 ore e il percorso non presenta grandi difficoltà. Il sentiero inizia e termina da un parco giochi nel comune di Vila Nova e ripercorre parte dell’antico tragitto medievale.

Solcandolo scoprirete paesaggi sontuosi, con l’ulteriore vantaggio di inebriarvi in superbe viste panoramiche sui monti Gerês, Cabreira e Barroso, nonché sui fiumi Cávado, Cabril e Rabagã.

Le altre meraviglie del distretto di Braga

Visitare il Ponte da Mizarela e scoprire la sua curiosa leggenda è un’esperienza altamente interessante, ma la notizia ancora più bella è che il distretto in cui si trova, quello di Braga, ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori.

La prima tappa da fare è senza ombra di dubbio la stessa Braga, la terza città più grande del Portogallo che è particolarmente rinomata per la sua architettura, i cimeli religiosi e i musei che conserva. Incastrata tra verdi colline e pittoresche montagne, protegge fiera il celebre Santuario di Bom Jesus di Monte con la sua una magnifica scalinata in stile barocco che regala persino una delle viste più belle della città. Imperdibile è anche la meravigliosa cattedrale con una splendida facciata in stile gotico.

Non molto distante, ecco svettare in tutto il suo fascino il  Castello di Guimarães, conosciuto anche come Castello di São Mamede o Castello della Fondazione. Situato a Oliveira do Castelo, è legato a importanti battaglie della storia portoghese.

Gli amanti del mare non possono perdersi Praia da Apúlia, un’ampia spiaggia di sabbia fine e dorata bagnata dalle fredde acque dell’Atlantico e puntellata da piccole barche da pesca. Sorgendo in una zona particolarmente ventosa, a rendere il paesaggio ancor più speciale c’è la presenza di numerosi mulini a vento.

Voliamo poi a Casa do Penedo che si distingue per essere uno degli edifici tra i più curiosi che siano mai stati costruiti: consiste in una sorta di tetris di massi giganteschi modellati sino a dar forma a una abitazione accogliente.

Altrettanto interessante è Barcelos, una cittadina legata a uno dei simboli più conosciuti del Portogallo: un gallo nero col corpo variopinto ed una cresta rossa che simboleggia la fede, la buona fortuna e la giustizia.

Poi ancora il Castelo da Dona Chica situato a Palmeira. Una struttura di cui è impossibile non innamorarsi poiché si sviluppa in quattro piani tutti conditi da una miscela di stili e materiali popolari. È circondato, inoltre, da una foresta che comprende diverse specie esotiche e specie nazionali, tutte visitabili con percorsi pedonali. Il sito conserva anche un laghetto con una grotta sorprendente.

Infine, da non perdere nel distretto di Braga è il Parco Nazionale Peneda-Gerês, luogo in cui sorge il cammino che conduce alla scoperta del Ponte da Mizarela.

Un vero e proprio incanto della natura che prende vita in una profonda valle tra due alti altopiani. Con i suoi 703 kmq, abbraccia quattro maestosi massicci di granito, cime disseminate di massi, valli scoscese e rigogliose foreste di querce e di pini profumati.

Vi sorgono, inoltre, oltre un centinaio di villaggi con case in granito in cui sembra che il tempo non sia mai trascorso. Istituito nel 1971, è il primo e unico parco nazionale del Portogallo ed è il posto perfetto per assicurarsi un autentico contatto con la natura insieme ai vecchi pastori portoghesi che ancora oggi sono fedeli alla pratica della transumanza del bestiame.

Insomma, questo angolo di Portogallo del Nord è un vero scrigno di tesori che non lasciano di certo indifferenti.

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