Francesco Repice è uno dei telecronisti più famosi d’Italia. Voce storica di Radio Rai, ha commentato la vittoria dell’Inter di mercoledì sera contro il Porto. Quello che ha detto al termine della partita è letteralmente da brividi.
Francesco Repice è probabilmente il telecronista Rai più famoso tra quelli ancora in attività. Commenta le partite di calcio per il Servizio Pubblico dall’anno 2000, da quando l’idea di vederle grazie a Internet era un’idea inconcepibile. Non a caso, la Rai gli affida tutti i big match, sia di Serie A che di Champions League. Gli interisti provano particolare affetto per lui perché è stato il commentatore Rai della finale di Champions di Madrid del 2010, quella vinta 2-0 contro il Bayern Monaco, quella del ritorno alla vittoria della Coppa dopo 45 anni.
Fino al 2014 è stato il ‘secondo’ di un’altra voce storica della Rai, Francesco Cucchi. Nove anni fa Cucchi è andato in pensione e Repice, oggi 60enne, è il principale telecronista del Servizio Pubblico. Nonostante sia amato dagli interisti, Repice è dichiaratamente romanista, oltre che simpatizzante del Frosinone. Tuttavia in Europa tifa le squadre italiane e in generale si gasa se una squadra del nostro paese vince e convince. L’ennesima dimostrazione è arrivata mercoledì, quando ha chiuso la telecronaca di Inter – Porto con un discorso da brividi.
Il discorso da brividi di Francesco Repice
La vittoria per 1-0 della gara d’andata non garantisce di certo il passaggio ai quarti di finale. Tuttavia l’Inter doveva vincere a San Siro contro il Porto e l’ha fatto. A marzo, in Portogallo, sarà una sfida difficilissima e un pareggio sarebbe sufficiente per avanzare in Champions. Al termine della vittoria contro il Porto, Francesco Repice si è emozionato e, soprattutto, ha fatto emozionare i tifosi dell’Inter con questo discorso da brividi:
BRI VI DI pic.twitter.com/ctFO9Xz9ik
— cuchismo¹⁹ (@_thetmsG) February 25, 2023
“Non sono così diversi dai ragazzi di un tempo che arrivavano a San Siro col filobus nelle notti di Coppe, solcando la nebbia, con l’anima che vibrava per Facchetti e Zanetti, come oggi per Lautaro e Dzeko. (…) I ragazzi di oggi, come quelli di un tempo, hanno una sciarpa neroazzurra al collo e una fede incrollabile nell’Internazionale Football Club“. L’audio, con la voce sicura di Repice, è qualcosa che ogni interista dovrebbe ascoltare almeno una volta nella vita.
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