Per Jerry Calà essere ospite di Mara Venier è tornare in famiglia e questo è stata la partecipazione a Domenica In per l’attore reduce dall’infarto che lo colpito poche settimane fa a Napoli. «Non me lo aspettavo, sono sempre stato attento e ho fatto spesso controlli. Quando ho avuto il malore con questo grande peso allo stomaco, ho pensato a una indigestione dopo una cena veloce e una giornata di lavoro al freddo» ha raccontato alla ex moglie.
Nell’intervista Jerry Calà ha ringraziato l’albergo, il produttore e tutti quelli che sono intervenuti velocemente. «Ho trovato questa struttura vicinissima all’albergo con uno staff già pronto alle due di notte. Non sono passato neanche dal pronto soccorso, sono andato direttamente in sala operatoria». Solo a operazione riuscita ha avvertito la famiglia per non farla preoccupare.
«Sono contenta che tu sia qui», gli dice Mara Venier e lui risponde subito: «A me lo dici?» in dialetto veneto. «Ha più paura adesso che nel momento del malore. Non ho temuto di morire. Ti rimane un po’ di paura, a dormire da solo, a stare a casa da solo. Se mi aspettavo questa ondata di affetto? Una sorpresa e una grande soddisfazione, veramente qualcosa di buono devo aver fatto. Questa ondata d’amore mi ha aiutato».
Mara Venier gli dice che non potrà fare più follie, lavorare in situazione di minore stress. Arrivano però i messaggi dei sanitari di Napoli, della compagna Bettina e del figlio ventenne Johnny che è anche in studio accanto al padre. «Mi fai venire un altro infarto» dice lui quando arrivano Massimo Boldi, Christian De Sica, Ezio Greggio che hanno girato insieme a lui Yuppies nel 1986. Diventa una festa a cui partecipano anche Maurizio Vandelli e Shel Shapiro. Si va da Maracaibo a Ho in mente te: vince la nostalgia.