Non sembrano placarsi le tensioni tra le nuove superpotenze della nuova Guerra Fredda: Stati Uniti e Cina. Dopo il caso del pallone aerostatico di Pechino sui cieli americani, poi abbattuto da un Jet di Washington nell’Atlantico, in giornata c’è stato un altro abbattimento americano, ovvero quello di un oggetto non identificato che volava in alta quota a nord dell’Alaska. Questa volta da parte di un jet F-22 dell’aviazione statunitense. A bordo del mezzo, specificano le fonti Usa, non c’era nessuno.

L’ordine, come specificato portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale per la Casa Bianca, John Kirby, sarebbe arrivato direttamente dal presidente Joe Biden, e questo perché avrebbe potuto creare un pericolo per il transito degli aerei commerciali. Eppure, rimane difficile non collegare l’intera vicenda proprio al probabile pallone-spia cinese (“probabile”, perché le autorità comuniste hanno smentito qualsiasi accusa di “spionaggio” nei confronti del loro competitor). La motivazione ufficiale del Dragone, infatti, sarebbe quella di un pallone con funzioni di rilevazioni metereologiche. Nonostante tutto, anche in questo caso, molti analisti hanno già affermato come l’oggetto fosse troppo grande – corrispondeva infatti a tre camion in verticale – per essere adatto a questo genere di rilevazioni.

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Sull’oggetto non identificato abbattuto oggi, però, rimangono molti misteri. Gli Usa, infatti, avrebbero deciso di abbatterlo e diffondere immediatamente la notizia, nonostante si trattasse comunque di un mezzo di cui erano ancora ignote sia la provenienza che la funzione. L’unico accertamento ha riguardato le sue dimensioni, che corrispondevano grosso modo a quelle di una piccola automobile, come ribadito da Kirby: “Era della dimensione – ha spiegato – di una piccola auto. Non sappiamo a chi appartenesse, se fosse di proprietà statale o di una corporation. Non conosciamo quali fossero gli obiettivi”.

Nel frattempo, dopo il dietrofront del segretario di Stato americano, Antony Blinken, il quale aveva deciso di annullare la sua visita a Pechino dopo lo scontro diplomatico causato dal pallone-spie cinese, sono scattate anche le prime sanzioni americane contro il Dragone. Come riportato dal New York Times, infatti, l’amministrazione Biden ha bloccato le vendite di numerose tecnologie Usa a diverse società cinesi del settore hi-tech tech e aviazione, in particolare per quelle coinvolte nei programmi militari relativi a dirigibili e palloni utilizzati per l’intelligence e la ricognizione. A ciò, si affianca l’inserimento di cinque società e un istituto di ricerca cinese nella black list americana, impendendo loro di vendere tecnologie statunitensi senza una specifica licenza. Intanto, in queste ore, si attendono nuove indiscrezioni sull’oggetto abbattuto in Alaska: c’è dietro la mano di Xi Jinping, anche in questo caso?

Matteo Milanesi, 11 febbraio 2023

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