Avrebbero fornito manodopera a tariffe inferiori al prezzo di mercato attraverso la gestione di una serie di imprese che esercitavano da anni, senza autorizzazione, come fossero uffici di collocamento. La Guardia di Finanza a Modena ha sequestrato per questo a Modena una somma pari a 4 milioni di euro a undici imprenditori e un consulente fiscale. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva e delle ritenute, indebita compensazione di crediti inesistenti, falso ed esercizio senza autorizzazione dell’attività di intermediazione di manodopera.
Il decreto emesso dal gip e delegato dalla procura di Modena alle fiamme gialle, vede al centro un prestanome di origini cingalesi, residente a Spilamberto, risultato essere amministratore di fatto delle imprese. Il sistema fraudolento ha visto in azione, spiega la procura di Modena in una nota, anche un consulente fiscale di Castelfranco Emilia, sempre nel Modenese.
Le indagini, che si sono avvalse anche della collaborazione dell’Ispettorato del lavoro e dell’Inps, hanno stabilito che tramite contratti di appalto simulati, che mascheravano la somministrazione di manodopera, i lavoratori venivano impiegati in mansioni non specializzate in aziende del distretto modenese della lavorazione delle carni e in società della provincia di Bologna. (ANSA).
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