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Finlandia, Riikka Purra: «Giorgia Meloni chi?»

Se elezioni in Finlandia sono state vinte, di misura (20,7%), dal conservatore Petteri Orpo, 53 anni, capo del Partito della coalizione nazionale (Ncp), la vera notizia è che i Veri Finlandesi, il partito di ultradestra di Riikka Purra, 45, sono arrivati secondi con il 20,1%, miglior risultato della storia del partito, e che la premier socialdemocratica Sanna Marin, 37, è arrivata terza. «Il popolo finlandese ha votato e la celebrazione della democrazia è sempre una cosa bellissima» ha detto Marin con il fair play consueto.

Con chi si forma il governo

Orpo, che non può governare da solo, dovrà scegliere una delle due per formare una coalizione (le consultazioni sono previste dal 17 aprile): nonostante sia sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda la politica ecologica dell’impatto zero di Sanna Marin, e contro quella dei Veri Finlandesi, è stato anche un suo critico avversario in campagna elettorale sul vero tema di questa elezione, che non è l’adesione alla Nato e la minaccia russa, bensì il debito pubblico e gli investimenti per far ripartire il Paese.

Proprio per questo sembra molto più facile che si è già detto aperto a un accordo con Riikka Purra, che non si definisce né di destra né di sinistra ma anti-politica, anche se i suoi cavalli di battaglia sono quelli di destra. Ad esempio è una fervente politica anti-immigrazione e euroscettica. Orpo, ex Ministro degli Interni, nel 2015 aveva gestito brillantemente la crisi migratoria in Europa (vi ricordate Angela Merkel che si faceva i selfie con i profughi siriani?), quando il numero dei rifugiati in Finlandia era esploso: anche per questo molti vedono un accordo a destra più facile, come è successo in Svezia. A settembre i Democratici Svedesi, formazione sovranista, hanno formato un governo con i moderati mandando all’opposizione la socialdemocratica Magdalena Andersson.

Le somiglianze con Giorgia Meloni

Alcuni hanno visto un’affinità con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni soprattutto per la politica contraria ai sussidi ai migranti e anche perché Purra si è definita sul suo profilo Instagram: «Niente politica qui! Ma alimenti integrali, a base vegetale, crudi, succhi di frutta, momenti di vita quotidiana. Madre, moglie, sopravvissuta. Deputata finlandese e presidente di partito» , insomma un richiamo al tormentone meloniano «sono una donna, sono cristiana, sono una madre». Sul «sopravvissuta» di Purra c’è il riferimento di una violenza subita da bambina, da parte di un immigrato, che per sua stessa ammissione è all’origine della sua totale convinzione che l’integrazione non sia possibile. Inoltre Purra ha la stessa posizione circa la guerra in Ucraina di Meloni: totalmente pro Ucraina.

Le differenze con Giorgia Meloni

Tuttavia il partito di Purra in Europa (di cui la Finlandia è membro dal 1995) è nel gruppo della Lega di Matteo Salvini (che ha subito emanato una nota: «Le elezioni in Finlandia certificano la crescita degli alleati della Lega mentre la sinistra perde voti, seggi e maggioranza»), dell’Afd tedesco e del Rassemblement di Marine Le Pen, però, e non fa parte dei conservatori europei che vede come leader Giorgia Meloni. Inoltre non sarebbe un appoggio per lei sulla ridistribuzione dei migranti provenienti dal Mediterraneo.
A differenza di Meloni, inoltre, il profilo Instagram è appunto una collezione di foto tutte sulle ricette vegetariane e vagane che sperimenta, i suoi animali e i paesaggi naturali in cui è immersa, ben diverso dall’uso politico dei social di Meloni, che lei limita a Twitter.

«Giorgia Meloni? Non la conosco»

Intervistata da Repubblica nell’attesa del risultato del voto, Riikka Purra ha dribblato una domanda su Meloni dicendo: «Sarò sincera, non conosco molto bene la politica italiana, non sono abbastanza preparata e non le so dare un giudizio preciso». Quando poi è stata incalzata su possibili alleanze in ambito europeo con l’Italia, ha affermato che sono diversi i Paesi con cui stringere alleanze. Alla reazione del giornalista Daniele Castellani Perelli, che chiedeva: Ma come? Eppure siete due donne leader della destra Ue, Riikka Purra ha risposto: «Non mi sembrano elementi sufficienti…».

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