È passato un anno dalla diagnosi di tumore al pancreas, e Fedez, via social, ha ripercorso quei momenti, ricordando ciò che, al di là della malattia, lo spaventava più di qualunque altra cosa.
«L’anno scorso in questo esatto giorno mi trovarono un raro tumore al pancreas, ricordo nitidamente che la mia prima paura, ancora prima della morte, fu il pensiero che i miei figli avrebbero potuto non ricordarsi di me una volta diventati grandi. Oggi sono qua, dopo aver passato una bellissima giornata insieme a loro. Sono grato per tutto questo», ha scritto l’artista pubblicando un bellissimo scatto insieme ai suoi bambini, Leone, 5 anni il prossimo 19 marzo, e Vittoria, 2 candeline il 23.
Proprio nel giorno del primo compleanno di Vittoria, l’intervento al San Raffaele di Milano, riuscito perfettamente. Nonostante il sollievo e la guarigione, nulla è stato semplice, perché la malattia ha lasciato ferite importanti, anche in famiglia, come raccontato nei giorni scorsi sia da Fedez che dalla moglie Chiara Ferragni.
«Per quanto privilegiato io possa essere, è stato un evento molto traumatico e solo oggi mi rendo conto di non essermi preso cura della mia salute mentale. Mi sono affidato agli psicofarmaci, che ho cambiato nel tempo, fino a usarne uno che per me era proprio sbagliato», aveva svelato Fedez pochi giorni fa, con una serie di Stories su Instagram. Sospeso di colpo il farmaco, le inevitabili conseguenze (certi farmaci vanno scalati gradualmente, smettere di prenderli di colpo provoca effetti collaterali che possono essere importanti, dalle vertigini all’annebbiamento cognitivo, ndr). «Ora non sono al cento per cento, ma va meglio. Voglio focalizzarmi sulla mia salute mentale e sulla mia famiglia», ha proseguito il rapper, mentendo così anche le voci di crisi con la moglie, che dopo Sanremo si erano fatte insistenti per via dell’assenza di lui dai social.
«È stata durissima», ha confermato l’influencer. «Per ora è il momento di tirare dritto e provare a far funzionare le cose, di aggiustarle senza fingere che tutto vada bene, ma provando a farle andare bene veramente. Grazie a chi c’è anche per me, e a chi capisce che tante volte il mostrarsi forte anche quando ci si sente fragili non è una scelta ma una necessità».
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