Redazione 01 aprile 2023 18:32
Non mancava nessuno dei peggiori progetti degli ultimi trent’anni alla convention del cemento che si è tenuta ieri al Cubo di via Spezia: Ti-Bre, aeroporto cargo, via Emilia bis, Cispadana autostradale. Il tutto sotto il cappello ideologico che “le opere servono allo sviluppo”. Non importa quali, conta poco a che cosa servono e se il mondo è cambiato rispetto a quando sono state pensate. Probabile che gli stessi sostenitori sappiano bene che non ci sono le risorse finanziarie e manca la sostenibilità economica per realizzarle tutte, ma si continua a propinare all’opinione pubblica che ci sono opere da “completare” e che sono da “sbloccare”. Prendiamo ad esempio il caso della Tibre. Potremmo parlare di completamento se mancassero dieci chilometri e settanta fossero già realizzati, ma è esattamente il contrario. È stata bloccata? Non certo dagli ambientalisti, che l’avrebbero cancellata volentieri prima che 513 milioni fossero destinati ad un inutile e dannoso tratto di dieci chilometri. Per non parlare della tangenziale di Viarolo, che è parte integrante del progetto Tibre. Nel 2014 non riuscirono a bloccarla neppure le delibere dei due comuni interessati: Sissa Trecasali e Parma, quest’ultima approvata all’unanimità, compresa la maggioranza di Pizzarotti e il PD allora all’opposizione, con tanto di perizia allegata dell’Università sull’inutilità dell’opera. E nel 2018, con due ponti sul Po chiusi, avevamo la tangenziale di Viarolo in costruzione. Ciò che ha bloccato il progetto Ti-Bre è la totale incongruità della pianificazione e l’incapacità dei decisori di scegliere le priorità, sulla base delle risorse effettivamente disponibili.
Purtroppo questo film di progetti dannosi, immaginati o realizzati in parte con gravi ricadute sull’ambiente e sull’economia, continua con nuove inedite puntate. In particolare, quella che Europa Verde non si aspettava, contando sugli impegni del Sindaco Guerra sull’allungamento della pista dell’aeroporto Verdi. Ipotesi che sembrava esclusa e che ieri è stata riproposta dall’assessore regionale Corsini. Su questo ci aspettiamo una tempestiva smentita da parte del Comune e un’iniziativa che faccia la necessaria chiarezza, dopo tanti impegni presi in campagna elettorale ed in Consiglio comunale.
Europa Verde nota che, in Italia e nell’Unione, è sempre più evidente la polarizzazione tra due visioni: da una parte chi spinge sull’innovazione, sulla sostenibilità, su progetti ambiziosi come la transizione verso l’elettrico dell’automotive e la riqualificazione green delle abitazioni. Dall’altra c’è chi frena e ripropone gli stessi modelli di cinquant’anni fa, insostenibili ed inadeguati. Una parte del centrosinistra alle ultime primarie del PD ha scelto in modo chiaro da che parte stare e su quali valori fondare la propria azione. Non ci sembrano i valori esposti ieri da Andrea Corsini e da Andrea Massari, mentre ci sembrano quelli rappresentati da Elly Schlein, che pochi anni fa era con noi a manifestare contro l’autostrada Ti-Bre. Per quanto riguarda Europa Verde, ribadiamo che non siamo il partito del no, ma neppure quello del sì. Preferiamo ragionare sull’utilità delle opere. E allora diciamo subito che ci sarà tutto il nostro sostegno sulla Pontremolese, come ci sarà quello a favore di un’opera stradale (una, non due o tre) che risponda al completamento di una connessione sull’asse est-ovest. Combatteremo con tutte le nostre forze progetti insostenibili e dannosi e nelle alleanze le nostre scelte saranno coerenti. Nel caso che dal prossimo anno vengano ripristinate le elezioni provinciali dirette, chiediamo alle altre forze del centrosinistra di discutere nel merito del programma, prima di avanzare candidature. Appare comunque già evidente, che nel merito delle priorità, ci sia un abisso tra le nostre posizioni e quelle espresse dal sindaco di Fidenza Andrea Massari.