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Ecco i conti 2022 del gruppo Cassa depositi e prestiti

Tutti i dettagli sul bilancio 2022 di Cassa depositi e prestiti (cdp)

Cdp ha chiuso l’anno scorso con un utile netto di 2,5 miliardi in crescita rispetto ai 2,4 miliardi dell’anno precedente. I crediti sono in aumento a 120 miliardi (+5%) il risparmio postale è stabile a 281 miliardi. Il gruppo guidato da Dario Scannapieco ha attivato investimenti per 80 miliardi dai 35 miliardi del 2021.

Sono i principali risultati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 di Cdp approvati dal cda presieduto da Giovanni Gorno Tempini, che ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 del gruppo inclusa nel terzo Bilancio integrato di sostenibilità.

Il consiglio di amministrazione ha approvato anche nuove operazioni a favore di imprese, territori, infrastrutture e cooperazione internazionale per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro.

Il progetto di Bilancio, presentato dall’amministratore delegato Dario Scannapieco, sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti che verrà convocata dal consiglio di amministrazione.

Tutti i dettagli che emergono dal comunicato stampa del gruppo Cassa depositi e prestiti.

I RISULTATI ECONOMICI

Nel 2022 Cdp Spa ha registrato un utile netto in crescita a 2,5 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi nel 2021, anno in cui si sono registrate maggiori plusvalenze legate a cessioni di titoli in portafoglio per circa 430 milioni.

In merito ai risultati economici di gruppo, l’utile netto consolidato è pari a 6,8 miliardi (5,3 miliardi nel 2021), anche grazie ai risultati di alcune partecipate.

IL COMMENTO DELL’AD SCANNAPIECO

“I risultati di bilancio del 2022 dimostrano l’impegno con cui il Gruppo CDP lavora a sostegno dell’economia, in un contesto caratterizzato da profondi cambiamenti a livello internazionale e nazionale. Con un utile netto di 2,5 miliardi e investimenti attivati per circa 80 miliardi, abbiamo posto le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. Questi numeri sono il frutto delle azioni intraprese, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale e del lavoro dei dipendenti, portato avanti senza mai perdere di vista gli obiettivi di lungo periodo, in particolare la transizione green e digitale. Per rispondere più efficacemente alle esigenze del territorio e delle comunità, nell’ultimo anno Cassa ha inoltre avviato una trasformazione nella propria operatività e ha saputo ancora una volta fare la sua parte, rinnovandosi pur rimanendo fedele al suo ruolo di istituzione a servizio del Paese”  ha commentato l’amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco.

L’ATTIVITÀ DEL GRUPPO CDP

In merito al pilastro “Strumenti finanziari a sostegno dei settori strategici del Paese”, Cdp SpA e le controllate soggette a direzione e coordinamento (il “Gruppo CDP”) hanno impegnato risorse per 30,6 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 23,8 miliardi del 2021 (+28%).

Nello stesso periodo, il gruppo Cdp ha attivato complessivamente investimenti per circa 80 miliardi di euro, grazie all’attrazione di risorse di investitori e co-finanziatori terzi, con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate nell’anno.

L’attività del Gruppo Cdp in questo ambito è stata svolta attraverso le seguenti sei linee di intervento: Finanziamenti alle imprese e sostegno all’internazionalizzazione, Pubblica Amministrazione, Infrastrutture, Cooperazione internazionale e finanza per lo sviluppo, Equity e Real Estate.

IL FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE

Per quanto riguarda il Finanziamento alle imprese e sostegno all’internazionalizzazione, sono state impegnate risorse per 15,3 miliardi di euro. Tra le principali attività si segnala:

l’iniziativa a favore dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese tramite la sottoscrizione di un nuovo accordo con MCC e FEI per aumentare di 6,4 miliardi l’impegno di CDP in favore del Fondo di Garanzia per le PMI; la promozione dei canali di finanza alternativa a sostegno di PMI e Mid-Cap italiane, con 70 operazioni realizzate tramite programmi di Basket Bond in partnership con altri Istituti finanziari che hanno portato a emissioni del valore complessivo di circa 400 milioni di euro.

LE RIROSE IMPEGNATE PER LA PA

In riferimento alla Pubblica Amministrazione, sono state impegnate risorse per 5,5 miliardi di euro. Tra le principali attività: la concessione alle regioni di 2,1 miliardi per il rifinanziamento del debito a condizioni più favorevoli; il sostegno alle realtà accademiche per la riqualificazione degli spazi per la ricerca e la didattica attraverso finanziamenti per oltre 200 milioni di euro.

INFRASTRUTTURE

Con riguardo alle Infrastrutture, sono state impegnate risorse per 3,7 miliardi di euro. Tra le principali attività:

il sostegno all’ammodernamento del terminal del porto di La Spezia tramite la concessione di un finanziamento che consentirà di migliorare l’accessibilità portuale e impatterà positivamente su occupazione e ambiente;
il contributo alla costruzione e la gestione di due parchi eolici in Puglia tramite la partecipazione a un’operazione di project finance con un finanziamento di 66 milioni di euro.

In relazione alla Cooperazione internazionale e finanza per lo sviluppo, sono state impegnate risorse per circa 600 milioni di euro. Tra le principali attività si segnala: il sostegno alla realizzazione di investimenti sostenibili in Africa tramite finanziamenti per 250 milioni di euro a Istituzioni Finanziarie Multilaterali e Banche Pubbliche di Sviluppo; il sostegno alla crescita delle imprese operanti in Africa e nei Balcani occidentali tramite l’investimento in due nuovi fondi per un importo complessivo dell’intervento CDP pari a circa 50 milioni di euro.

5,3 MILIARDI PER L’EQUITY

Per quanto riguarda l’Equity, sono state impegnate risorse per 5,3 miliardi di euro. Tra le principali attività si segnalano: i nuovi investimenti a presidio di asset chiave per il Paese e per favorire la stabilizzazione e la crescita di imprese in settori strategici, anche nell’ambito della transizione energetica (tra cui l’investimento in GreenIT) e digitale (tra cui gli investimenti in GPI, Maticmind e Polo Strategico Nazionale); il sostegno allo sviluppo del Private Equity, del Venture Capital e delle infrastrutture sostenibili, intervenendo con fondi di investimento specializzati, anche attraverso il crowding-in. per effetto delle dismissioni di partecipazioni perfezionate nell’anno, sono state liberate risorse per oltre 590 milioni, in applicazione del principio di rotazione del capitale.

IL SETTORE REAL ESTATE

Nel settore del Real Estate sono state impegnate risorse per 132 milioni. Tra le principali attività: la liberazione di oltre 200 milioni di risorse, per effetto di cessioni immobiliari già realizzate o in corso di perfezionamento, in applicazione del principio di rotazione del capitale; la realizzazione di circa 900 nuovi alloggi sociali a favore di oltre 2.400 beneficiari, tramite progetti promossi dal Fondo Investimenti Abitare (FIA).

ADVISORY E GESTIONE FONDI DI TERZI

Con riferimento al pilastro “Advisory e gestione fondi di terzi”, nel corso dell’anno, il Gruppo CDP ha ulteriormente incrementato il proprio sostegno alla Pubblica Amministrazione, potenziando le attività di advisory e di gestione di mandati su fondi pubblici. In tale ambito, tra le principali attività: il sostegno alle amministrazioni titolari degli interventi del PNRR e la sottoscrizione dell’accordo con la Commissione Europea per diventare partner dell’Advisory Hub del programma InvestEU; la gestione di oltre 1,5 miliardi di risorse per conto della PA principalmente riconducibili ad interventi inclusi nel PNRR e a sostegno di iniziative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.

STRATEGIE SETTORIALI E POLICY DI FINANZIAMENTO INVESTIMENTO

Con riferimento al pilastro “Strategie settoriali e policy di finanziamento e investimento”, nel corso del 2022, il Gruppo CDP ha proseguito il percorso di orientamento delle proprie attività verso un maggiore impatto sul tessuto economico e sociale, attraverso nuovi strumenti di policy e tramite il rafforzamento dei processi di valutazione delle operazioni.

In tale ambito, tra le principali attività si segnala: la pubblicazione delle dieci linee guida strategiche settoriali per ciascuno dei campi di intervento previsti dal Piano; l’avvio delle attività di monitoraggio, della valutazione di coerenza strategica e di impatto in linea con l’approccio definito dal Piano; la pubblicazione delle policy generali di finanziamento e investimento responsabile, delle policy settoriali per i settori Energia e Difesa e Sicurezza e della policy Diversità, Equità e Inclusione; l’attivazione di tre Competence Center specializzati per area tematica[13] anche per sostenere le valutazioni tecnico-economiche delle operazioni di CDP.

RISULTATI ECONOMICI DI CDP SPA

Per quanto riguarda i risultati economici di CDP SpA, l’utile netto è risultato pari a 2,5 miliardi di euro, in aumento di 0,1 miliardi rispetto all’esercizio precedente. Il margine di interesse risulta a 1,7 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto al 2021 principalmente per l’appiattimento della curva dei tassi, con impatti sul margine da trasformazione delle scadenze date le caratteristiche dell’attivo e del passivo di CDP.

Dividendi pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2021 principalmente per i maggiori dividendi da ENI e CDP Equity. Risultano ricavi netti pari a 0,2 miliardi di euro, in riduzione rispetto al 2021 per effetto dei minori proventi delle strategie di gestione del rischio sui tassi attivate sul portafoglio titoli. Il costo del rischio è pari a -0,1 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al 2021, grazie a minori rettifiche di valore sul portafoglio equity mentre il cost/income ratio è rimasto a livelli significativamente bassi, pari al 7%.

RISULTATI PATRIMONIALI

Con riguardo alle voci patrimoniali, il totale attivo risulta pari a 401 miliardi di euro (-3% rispetto al 2021) ed è costituito principalmente da: disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria, pari a 167 miliardi, in contrazione rispetto al dato registrato a fine 2021 principalmente per la riduzione degli stock di impiego e raccolta di breve termine, attuata in particolare nella seconda parte dell’anno in logica di asset-liability management dato il nuovo scenario dei tassi; crediti, pari a 120 miliardi, in aumento rispetto ai 114 miliardi di fine 2021 (+5%), principalmente per i volumi di finanziamento alle imprese, anche tramite il canale indiretto; titoli di debito, pari a 67 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto al dato di fine 2021 con le scadenze registrate nell’anno compensate dagli acquisti e dai titoli di Stato ricevuti dal MEF in contropartita del trasferimento della partecipazione in SACE;
partecipazioni e fondi, pari a 38 miliardi, stabili rispetto al dato di fine 2021 per gli investimenti effettuati a sostegno delle società partecipate e dei fondi di investimento, compensate dalle cessioni, in applicazione del principio di rotazione del capitale.

LA RACCOLTA

La raccolta si attesta a 371 miliardi di euro, in riduzione del 3% rispetto al dato di fine 2021. Nello specifico:

raccolta postale pari a 281 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto a fine 2021 per l’effetto combinato della raccolta netta CDP negativa registrata nell’anno, pari a -3,9 miliardi di euro, e degli interessi maturati a favore dei risparmiatori;

raccolta da banche e clientela pari a 73 miliardi, in riduzione rispetto a fine 2021 principalmente per la citata contrazione degli stock di raccolta e impieghi di breve termine nella seconda parte dell’anno;

raccolta obbligazionaria pari a 17 miliardi, in diminuzione rispetto all’anno precedente principalmente per le scadenze obbligazionarie registrate nell’anno, solo parzialmente compensate dalle nuove emissioni, e per la riduzione dei commercial paper.

Il patrimonio netto, pari a 25,7 miliardi, è in crescita rispetto a fine 2021 (+2%) grazie all’utile maturato nell’esercizio, che ha più che compensato l’impatto dei dividendi distribuiti e la riduzione delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie valutate a fair value.

IL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CDP

Il bilancio consolidato del Gruppo CDP include anche società sulle quali la Capogruppo non esercita direzione e coordinamento (tra cui rilevanti controllate quotate quali SNAM, Terna, Italgas, Fincantieri e collegate quotate quali ENI, Poste, Saipem, WeBuild e Nexi).

Includendo il complessivo perimetro di partecipate oggetto di consolidamento, l’utile netto consolidato è pari a 6,8 miliardi di euro, a fronte di 5,3 miliardi di euro del 2021, principalmente grazie ai risultati di ENI.

L’utile di pertinenza della Capogruppo, escludendo quindi i risultati delle minoranze, è di 5,4 miliardi di euro, rispetto a quello di 3 miliardi dell’anno precedente.

Il totale attivo consolidato si attesta a 478 miliardi e risulta in diminuzione del 7,5% rispetto al 2021.

Il patrimonio netto consolidato è pari a 39,7 miliardi di euro, in aumento di 4,3 miliardi di euro rispetto all’esercizio precedente (35,4 miliardi).

APPROVATO IL TERZO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO CON FOCUS SOSTENIBILITÀ

Il Consiglio d’Amministrazione ha anche approvato il terzo Bilancio Integrato del Gruppo CDP che illustra i risultati non finanziari e gli impatti generati nel 2022, a conferma del crescente impegno nella creazione di valore economico, sociale e ambientale per il Paese.

Per la prima volta, le risorse impegnate sono classificate sulle quattro sfide e i dieci campi di intervento previsti dal Piano Strategico 2022-2024 (68% del totale) a favore di oltre 47.000 imprese (18.000 nel 2021, +161%) e 1.300 enti pubblici.

Le risorse impegnate testimoniano i crescenti impatti positivi generati sul tessuto economico:

1,7% di incidenza sul PIL;
circa 62 miliardi di euro di valore di produzione attivata;
circa 470mila occupati creati o mantenuti.

In particolare, seguendo le quattro sfide del Piano, il Bilancio Integrato si sofferma sull’azione del Gruppo per:

promuovere con risorse per 1,8 miliardi una crescita inclusiva e sostenibile, attraverso interventi di social housing che coinvolgono 897 alloggi e 2.415 beneficiari; interventi sull’edilizia scolastica a favore di 405 scuole e sanitaria su 315 strutture. A questi si aggiungono iniziative per il rilancio del patrimonio culturale italiano, anche grazie al ruolo di CDP come gestore delle risorse PNRR, con quattro Fondi culturali a beneficio di 320 enti pubblici;

favorire con 2,2 miliardi di risorse la digitalizzazione e l’innovazione: con il lancio di tre nuovi Fondi ad alto contenuto tecnologico e con il finanziamento di 965 milioni a beneficio di 37 imprese; per l’ambiente di lavoro del Gruppo con il 43,5% degli investimenti ICT dedicato ad attività di innovazione e trasformazione digitale;
contrastare con 4,3 miliardi di risorse il cambiamento climatico e tutelare l’ecosistema, anche con progetti per la transizione energetica a cui sono destinati 2,8 miliardi a favore di 117 imprese e 55 Enti pubblici, per la salvaguardia del territorio con 17,6 milioni a favore di 44 Comuni volti a efficientare la rete idrica e per l’economia circolare;

contribuire con 12,6 miliardi a ripensare le catene del valore, attraverso iniziative in favore: delle filiere strategiche a livello nazionale (oltre 935 milioni per i piani di crescita di 34 imprese) e internazionale (più di 550 milioni per l’internazionalizzazione di 17 imprese e oltre 4.000 aziende coinvolte nella piattaforma di Business Matching), anche con l’introduzione dei primi finanziamenti diretti e indiretti legati a obiettivi di sostenibilità attraverso il lancio per esempio del primo Basket Bond ESG; di trasporti e nodi logistici chiave per il Paese, con oltre 403 chilometri di tratte e strade riqualificate e potenziate del trasporto pubblico locale e della viabilità urbana, 7 porti ammodernati e messi in sicurezza e 14 milioni per la mobilità ciclistica; della catena di approvvigionamento, sempre più sostenibile con il 94% di fornitori locali e il 100% dei nuovi fornitori valutati mediante criteri sociali.

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