Tifosi e abbonati di tutta Italia preparino i telecomandi: salvo sorprese, la musichetta delle notti di coppa continuerà a suonare su Sky e Amazon. A quanto risulta a Ilfattoquotidiano.it, per il triennio 2024-2027 nel quale debutterà la nuova Super Champions League si va verso la conferma delle attuali emittenti, a cifre maggiorate come prevede la nuova formula con più partite. Il big match del mercoledì dovrebbe rimanere su Prime Video, tutto il resto alla pay-tv di Comcast, stavolta in esclusiva (quindi niente streaming su Infinity), con la possibilità di cedere una gara del martedì in chiaro, che vuol dire Mediaset, Rai, ma attenzione anche alla possibilità che l’emittente la tenga per sé per trasmetterla su Tv8 (come già fatto con discreti risultati con l’Europa League che pure fa parte del pacchetto).
Si tratta del primo tempo della grande partita dei diritti tv del pallone da cui dipende la sopravvivenza dell’intero sistema. Prima le coppe, poi i campionati, con ovvi intrecci e ricadute reciproche. La Uefa ha varato il nuovo format a 36 squadre e fase iniziale a girone unico col chiaro intento di aumentare i ricavi per i club (e per se stessa): gli incontri totali saliranno infatti dai precedenti 137 a 203 e anche la base d’asta è stata alzata. Ci sono voluti due giri d’asta (al primo fumata grigia), ma alla fine dovrebbe essere stato centrato l’obiettivo di superare l’ultima vendita (di poco superiore ai 200 milioni). Resta da capire di quanto.
L’eventuale aggiudicazione darebbe indicazioni importanti anche in chiave Superlega e campionato. Per quanto riguarda la prima, si tratta dell’ennesima batosta per il progetto, ammesso che dopo il parere dell’avvocatura e l’imminente verdetto della Corte Ue sia ancora in vita, perché è chiaro che una volta firmati i contratti sarà ancora più difficile svincolarsi dalla competizione e crearne una nuova (come minimo l’orizzonte temporale verrebbe spostato al 2027).
Poi c’è il fronte Serie A che pure si approccia al nuovo bando tra enormi paure (come dimostrato dal tentativo fallito del senatore-patron Lotito di infilare nel Milleproroghe un emendamento per allungare di due anni l’attuale contratto con Dazn, un paracadute bocciato dal governo. Se confermata, la notizia dell’aggiudicazione a Sky (e Amazon) avrebbe una duplice valenza. Da una parte, confermerebbe l’intenzione da parte della pay-tv di Comcast di rimanere nel business dei diritti tv del pallone, a maggior ragione ora che caduto il divieto di esclusiva sancito dell’Agcm può rilanciare liberamente. Dall’altra, è chiaro che in una situazione di crisi e un mercato così saturo, le risorse non sono infinite e l’aggiudicazione della Champions a cifre più alte potrebbe drenare soldi dai campionati nazionali, timore già espresso dagli analisti e dai vertici della Lega Calcio. La Uefa, nonostante tutto, confermerebbe la forza della sua posizione e la bontà del prodotto Champions. Vedremo la Serie A e gli altri campionati.
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