La nave di Medici Senza Frontiere ha iniziato le operazioni d’intesa con la Prefettura, le forze di polizia, soccorritori e volontari presenti alla banchina 22: si procede come la scorsa volta, complessivamente sono nove i minori non accompagnati
17 febbraio 2023: Secondo sbarco Geo Barents al porto di Ancona
Ancona, 17 febbraio 2023 – Alle 12.45 sono cominciate le operazioni di sbarco dei migranti della Geo Barents, ormeggiata dalle 11.15 al porto di Ancona. La nave soccorso di Medici Senza Frontiere ha salvato 48 persone al largo della costa libica lunedì scorso e, come accaduto il 12 gennaio (quando nel capoluogo dorico sbarcarono 73 migranti e sempre con la nave battente bandiera norvegese), è la Prefettura che sta coordinando la discesa dei naufraghi d’intesa con la Protezione civile regionale e le squadre preposte al soccorso e alla prima accoglienza.
Dopo l’attracco in porto alla banchina 22, sono saliti a bordo i medici della Ong e gli operatori sanitari con tute protettive per i primi accertamenti: nessun migrante sarebbe positivo al Covid, dopo i test rapidi effettuati di routine sulla nave. Ora si sta procedendo con le interviste per le identificazioni e il resto dei controlli, all’interno della cittadella sanitaria predisposta in banchina, prima del trasferimento nelle strutture di seconda accoglienza che verranno assegnate. Sul posto, oltre alla Protezione civile regionale, anche forze di polizia, volontari e soccorritori, personale del Comune di Ancona con mediatori linguistici e assistenti sociali e degli Ambiti territoriali sanitari, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale.
L’arrivo era stato programmato per il pomeriggio poi, complici le condizioni favorevoli del mare e del meteo, si è deciso di anticipare i tempi alla seconda mattinata odierna.
Dei 48 migranti, trentanove sono adulti e almeno in nove sarebbero minori non accompagnati. Almeno, appunto. Perché il numero, come già accaduto nei sbarchi ad Ancona di Ocean Vikings e Geo Barents, potrebbe aumentare quando i migranti forniranno le generalità ai soccorritori (si attendono sviluppi nelle prossime ore, ndr).
Per i minori è già stata individuata una soluzione per l’accoglienza: sette dovrebbero essere ospitati nei centri Sai (Sistema accoglienza integrazione) delle Marche, due invece dovrebbero essere trasferiti in Abruzzo. Anche gli adulti dovrebbero rimanere nelle Marche e dunque ospitati, in un primo momento, nei centri Cas (Centri di accoglienza straordinaria). Tramontata, almeno per ora, l’ipotesi di un immediato trasferimento dei maggiorenni fuori regione. Ma è una soluzione sempre valida per i prossimi giorni, in attesa di comunicazioni ufficiali dalla Prefettura di Ancona.