Un epilogo felice per una triste vicenda: ieri sera, ad Alessandria in Piemonte, una ragazza ha tentato di suicidarsi gettandosi dal ponte Meier, sotto al quale scorrono le acque scure del fiume Tanaro. L’episodio è accaduto poco dopo la mezzanotte: la giovane, disperata, ha chiamato la madre per comunicarle l’estremo gesto, decisa a farla finita. La donna, terrorizzata, ha avvertito subito la Centrale Operativa di Alessandria, chiedendo intervento immediato per salvare la vita della sua piccola. La pattuglia, in silenzio e a fari spenti per non creare sospetto, si è avvicinata al ponte tentando di approcciarla: la giovane aveva già scavalcato la balaustra ed era pronta a buttarsi nel fiume.
Ma il vicebrigadiere Salvatore Germanà, 40 anni della provincia di Enna, non lo ha permesso. Senza pensarci due volte, il carabiniere si è avvicinato alla balaustra e, dopo aver scavalcato la ringhiera, si è seduto accanto alla ragazza, gambe a penzoloni nel vuoto. “Avevo davanti a me una persona giovane, con tante fragilità – ha dichiarato Germanà subito dopo l’operazione di salvataggio. “Le ho mostrato anche le mie: non siamo solo carabinieri, ma persone. Questo ha fatto sì che si avvicinasse a me e insieme potessimo pian piano ritornare indietro”. Poi, il gesto inaspettato: il vicebrigadiere chiede alla ragazza di aiutarlo a scendere, quasi fosse lui ad aver tentato di farla finita. L’idea era di dimostrare che solo con la condivisione e l’aiuto possiamo veramente salvarci o, come ha detto Salvatore alla giovane, “dobbiamo darci una mano tutt’e due”. La ragazza sta ora bene e il vicebrigadiere è tornato alle sue mansioni. I giornali lo chiamano eroe, ma lui si sente solo un carabiniere che ha fatto il suo dovere, contento solo che si sia salvata. “Nessuna vita va sprecata, giovane o anziana che sia – ha detto Germanà. “Non bisogna mai scoraggiarsi, perché la vita insieme alle cose brutte riserva anche tanti sorrisi”.