- 6 Aprile 2023 16:05
Iren vuole vendere fino al 49 per cento della sua rete gas per finanziare il piano strategico al 2030. La ricerca dell’acquirente è stata affidata a Rotschild e spunta già un possibile investitore: il fondo australiano Igneo, che punta anche al rigassificatore di Rovigo con Snam
Iren, società multiservizi con sede in Emilia-Romagna, ha intenzione di vendere fino al 49 per cento della sua rete di distribuzione del gas: l’azienda ha oltre 740.000 clienti nelle regioni Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria. La ricerca dell’investitore è stata affidata alla banca d’investimento franco-britannica Rothschild & Co.
I PIANI DI IREN
Attraverso la cessione di una parte della rete, Iren punta a raccogliere risorse economiche per il finanziamento degli investimenti da 10,7 miliardi di euro previsti nel piano strategico al 2030. La rete della società è valutata intorno agli 800 milioni; la vendita del 49 per cento dovrebbe quindi permettere un incasso di 400 milioni circa.
L’obiettivo è raccogliere risorse utili a finanziare i 10,7 miliardi di investimenti previsti nel piano al 2030.
GLI INVESTIMENTI NELLA RETE GAS (ANCHE IN PREPARAZIONE DELL’IDROGENO)
Negli investimenti da realizzare entro il 2030, il gruppo Iren – guidato da Gianni Vittorio Armani – destinerà 800 milioni alla manutenzione dell’infrastruttura gas e all’aggiornamento delle tubature in preparazione dell’idrogeno, più leggero e corrosivo del metano.
I POSSIBILI ACQUIRENTI
Tra i soggetti interessati ad acquistare il 49 per cento della rete gas di Iren ci sono le società di gestione asset AXA (francese), Arjun Infrastructure Partners (britannica) e Igneo Infrastructure Partners (australiana).
IGNEO PUNTA AL RIGASSIFICATORE DI ROVIGO?
Igneo è anche uno dei possibili acquirenti delle quote del rigassificatore in mare a Porto Viro (Rovigo). L’impianto ha una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi all’anno ed è gestito da Adriatic LNG, società partecipata da ExxonMobil al 71 per cento, da QatarEnergy al 22 per cento e da Snam al 7,3 per cento.
Secondo indiscrezioni, Snam potrebbe portare la sua quota al 20-30 per cento; la restante parte andrebbe invece in mano a un fondo infrastrutturale, forse proprio Igneo.
Il prezzo dell’eventuale operazione non è chiaro, ma potrebbe aggirarsi intorno a 1 miliardo.
– Leggi anche: Italgas, che cosa faranno Cdp Reti e Snam
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