Tra osterie e paesaggi mozzafiato, ecco una tappa perfetta in Friuli per gli amanti del turismo enogastronomico
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 16/02/2023
Visitare San Daniele del Friuli permette di scoprire un territorio unico, che in pochi chilometri quadrati dà vita a uno dei prodotti più apprezzati del Made In Italy: il Prosciutto San Daniele Dop. Sono proprio i prosciuttifici dove nasce questa specialità ad accogliere lungo la strada il visitatore. I 31 produttori del famoso prosciutto collocano infatti il loro stabilimento all’interno del comune, a metà strada tra le montagne e il fiume Tagliamento. È questo il segreto di un prodotto così speciale: materie prime di qualità e un microclima unico dovuto a una posizione speciale.
Scoprire San Daniele coinvolge tutti i sensi: la vista, con i panorami mozzafiato delle montagne e dei parchi naturali e i piccoli tesori d’arte del centro storico; il gusto, con il San Daniele e i tanti sapori della cucina tipica, da scoprire tra osterie, frasche e osmize, i caratteristici locali friulani; l’olfatto, con il profumo di stagionatura inconfondibile in una visita ai prosciuttifici e il tatto, perché solo con tocco delicato potrete sfiorare i rari tesori conservati nella Biblioteca Guarneriana, la più antica della regione.
Cominciamo il viaggio.
San Daniele del Friuli
Benvenuti a San Daniele del Friuli, il comune dove nasce il famoso prosciutto Dop. Una bella cittadina in provincia di Udine, di circa 8000 abitanti adagiata su un colle morenico, a metà strada tra le Prealpi e l’Adriatico, lambita dal fiume Tagliamento, con un caratteristico centro storico e paesaggi incantevoli.
Scorci e panorami inaspettati regalano viste mozzafiato anche solo svoltando l’angolo di una stradina. Una delle viste più belle è proprio vicino alla sede del consorzio del Prosciutto San Daniele Dop, in pieno centro storico. Questo borgo, che occupa un territorio di circa 35 kq, è il punto di incontro tra i venti freddi da nord e l’aria mite dell’Adriatico, con il Tagliamento che fa da climatizzatore naturale. Queste sono alcune delle caratteristiche peculiari per la stagionatura della carne.
Il prosciutto San Daniele Dop
Il prodotto simbolo della località è il prosciutto di San Daniele Dop. Gustoso e delicato, è uno dei pilastri del Friuli Venezia Giulia. Perché la sua filiera va a toccare produttori e realtà regionali e del territorio, perché influisce sull’economia locale e perché diventa protagonista di moltissime ricette.
Le sue caratteristiche uniche e irripetibili sono dovute al luogo dove nasce, che include fattori naturali e umani. San Daniele è il perfetto punto di incontro tra l’aria che proviene dalle montagne e dal mare, mentre il fiume Tagliamento mitiga il clima creando il perfetto grado di umidità per la stagionatura ottimale del prosciutto.
Questo salume viene prodotto solo da 31 aziende aderenti al Consorzio, unicamente a San Daniele del Friuli e ha tre soli ingredienti: cosce di suino italiano selezionate, sale marino e il particolare microclima locale. Senza additivi o conservanti. Il suo sapore è delicato, e si scioglie in bocca. Assistere alla sua produzione significa fare un viaggio indietro nel tempo tra antiche tradizioni, gesti e saperi tramandati da generazioni.
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Al prosciutto di San Daniele Dop è dedicata anche una sagra annuale, Aria di San Daniele, che coinvolge tutto il territorio e attira molti turisti dal resto della regione, dall’Italia e dall’estero.
Cosa vedere a San Daniele
Durante un viaggio a San Daniele da non perdere una visita a un vero prosciuttificio locale, da abbinare magari a una degustazione. Il centro storico della cittadina regala perle preziose: merita sicuramente una visita la Biblioteca Guarneriana, la più antica della regione e una delle prime istituzioni di pubblica lettura in Italia, che conserva libri antichissimi, vere e proprie opere d’arte.
Il Duomo del XIV secolo dedicato a San Michele Arcangelo con il suo incompiuto campanile cinquecentesco, disegnato da Giovanni da Udine, discepolo di Raffaello. Tappa fotografica al Portonat, la porta che dà su Gemona, uno dei simboli cittadini, progettata da Andrea Palladio nel 1579.
Ci si emoziona con il naso all’insù nella chiesetta di Sant’Antonio Abate, soprannominata “la Sistina del Fiuli”, per la bellezza dei suoi cicli pittorici.
Mangiare e bere
San Daniele è una cittadina, va detto, che prende il visitatore per la gola. Una meta imperdibile per gli appassionati di turismo gastronomico che, tra assaggi di San Daniele accompagnati da sorsi di vino locale, dal Ribolla Gialla al Friulano, si innamoreranno delle caratteristiche osterie locali. Ristoranti informali dove gustare un imperdibile piatto di tagliolini al San Daniele, ricetta storica e di recupero, per cui un tempo si usavano le parti del prosciutto che non si potevano tagliare a fette.
Il Friuli è anche terra di frasche (come si chiamano in provincia di Udine) od osmize (nell’altopiano del Carso) locali tipici dove si vendono e si consumano vini e prodotti tipici direttamente dai produttori. Possono essere case private, aziende agricole, piccole fattorie o cantine, aperte di solito con la bella stagione fino all’autunno o anche solo per breve periodo.
Itinerari nel territorio
San Daniele in Friuli è il punto di partenza perfetto per tantissimi itinerari. Gli appassionati di trekking e cicloturismo possono divertirsi con diversi percorsi: da Codroipo- San Daniele – Ragogna all’anello di Spilimbergo, fino all’itinerario “La strada di Bottecchia”, circa 33 km tra le Prealpi Giulie in un percorso per amanti delle escursioni in bici dedicato a Ottavio Bottecchia, grande ciclista dei tempi d’oro.
Il territorio intorno a San Daniele regala infatti tante meraviglie. Come Fagagna, centro famoso per la presenza delle cicogne che dominano il paese dai camini delle abitazioni. Un vero e proprio angolo di pace. Oltre agli esemplari liberi, nell’Oasi dei Quadris si possono osservare quelli che vengono tutelati e curati nell’ambito di un progetto di reintroduzione e irradiamento della Cicogna bianca. Ma a Fagagna si tutela anche il passato: Cjase Cocél è un grande casolare in pietra diventato Museo della vita contadina, dove scoprire le attività e le abitudini della vita di una volta.
Il panorama migliore sul Tagliamento si ammira invece da Ragogna, in particolare dal Castello che sovrasta il fiume e di cui rimangono la cinta muraria, alcune torri e il corpo centrale. Un’altra imperdibile immersione nella natura è quella nella Riserva Naturale del Lago di Cornino, una meravigliosa area protetta che si sviluppa intorno a un lago incontaminato dai colori suggestivi. Tra questi scorci è possibile scorgere anche diversi avvoltoi grifoni, perché ormai da anni sono oggetto di tutela all’interno della riserva.
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L’Autore
Curioso prima di tutto, poi giornalista. E questa curiosità della vita non poteva che portarmi ad amare i viaggi e il cibo in ogni forma. Fotocamera e taccuino alla mano, amo imbattermi in storie nuove da raccontare.