Piantedosi: “Frontex non ha segnalato pericoli. Dire che il governo ha ostacolato i soccorsi è una grave falsità”
“Da Frontex non sono arrivate segnalazioni di pericolo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo alla Camera a proposito della strage di Cutro. Secondo la ricostruzione del ministro – che in apertura del suo intervento ha voluto rinnovare “il cordoglio mio e dell’intero governo” ed esprimere una “profonda gratitudine nei confronti della Calabria, che affronta queste tragedie con compostezza”-, l’agenzia europea che coordina la gestione degli sbarchi non avrebbe segnalato alle autorità italiane criticità rispetto allo stato della nave su cui viaggiavano 180 persone. “Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili“, ha aggiunto Piantedosi.
Secondo il capo del Viminale “l’esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia l’iniziale natura dell’intervento operativo in mare. In altre parole, le attività di law enforcement, che fanno capo al Ministero dell’Interno, e quelle di soccorso in mare, che competono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, esigono la cooperazione e la sinergia tutte le volte che i contesti operativi concreti lo richiedono, e in primis quando si tratta di salvaguardare l’incolumità delle persone in mare”.
Più nello specifico, sulle operazioni di salvataggio, Piantedosi ha detto: “E’ essenziale chiarire che l’attivazione dell’intero sistema Sar (ricerca e soccorso, ndr) non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza. Solo ed esclusivamente se c’è tale segnalazione, si attiva il dispositivo Sar. Laddove, invece, non venga segnalato un distress, l’evento operativo è gestito come un intervento di polizia, anche in ragione di quanto prima osservato circa la capacità di soccorso delle nostre unità navali. È esattamente quanto avvenuto nel caso in questione”, riferendosi al mancato avvertimento di Frontex.
Sulla necessità di migliorare la gestione del fenomeno migratorio Piantedosi ha parlato del lavoro portato avanti dall’esecutivo di cui fa parte. “Questo Governo ha finalmente riportato il tema migratorio al centro dell’agenda politica, in modo trasversale rispetto a tutte le dimensioni lungo le quali si esplica la sua azione: a livello nazionale; sul piano europeo; con i Paesi di transito e partenza dei flussi“. Sul punto Piantedosi ha ringraziato la premier Giorgia Meloni.
Foti (FdI): “Non si poteva fare di più e meglio”
“Lei è andato a Cutro da uomo di governo con una responsabilità dello Stato per rappresentare sul posto e immediatamente una presenza anche fisica rispetto a una situazione che era già andata a deteriorarsi. Quella presenza è stata apprezzata dal sindaco di Cutro, perché dopo due giorni quella presenza non è stata apprezzata? Non penso che il governo potesse fare di più e di meglio”.
Così il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, rivolgendosi al ministro dell’Interno Piantedosi dopo la sua informativa sul naufragio dei migranti a Cutro.
Provenzano (Pd): “Il governo dev’essere indagato per strage colposa”
“Ci aspettavamo delle scuse da lei ma è troppo tardi. Terrete un Cdm a Cutro, anche qui troppo tardi, perché arriva dopo il gesto potente del presidente Mattarella. È troppo tardi perché il governo a Crotone c’era stato e c’era stato lei, offrendo all’Italia la sua versione dei fatti: l’accusa alle vittime che in quest’aula oggi ha ribadito.
Quei viaggi della speranza esistono non perché ci sono gli scafisti. Ma quest’ultimi esistono perché mancano corridoi umanitari, le alternative legali. Lei ha detto che la disperazione non può mai giustificare il mettere in pericolo la vita dei propri figli: insomma la colpa è dei padri e delle madri che li hanno persi. La colpa è di chi parte. La colpa è di chi muore. Con la nostra segretaria le abbiamo chiesto di rassegnare le sue dimissioni, perché l’Italia non vi somiglia. L’Italia piange con dolore e vergogna quei morti. Il governo dev’essere indagato per strage colposa. Non lo diciamo noi, lo disse Giorgia Meloni nel 2015 all’indomani di un tragico naufragio nel canale di Sicilia, ma allora avvenne a 200 km da Lampedusa, stavolta a 200 metri dalle nostre rive.
Baldino (M5s): “Salvini scappa come un coniglio, si dimetta. La responsabilità politica è anche di Meloni”
“Quelle persone avrebbero potuto essere salvate, tra la vita e la morte c’erano soltanto cento metri. La risposta balbuziente del governo è stata quella di trincerarsi dietro il vittimismo e risposte autoassolutorie. Non pensiamo che il governo volesse far morire le persone ma pensiamo che Il governo sta facendo di tutto per nascondere le responsabilità della tragedia”, ha detto Vittoria Baldino, rispondendo alla relazione del ministro Piantedosi,
“Vogliamo capire cosa non ha funzionato nella catena di comando”, ha continuato la deputata grillina, “Non è vero che non è stato lanciato l’allarme, Frontex parlava di una imbarcazione sovraccarica. Ci sono state 4 segnalazioni Sar per maltempo nei giorni precedenti al naufragio. Chi ha deciso che quella dovesse essere un’operazione di polizia e non sar? Lei è reticente signor ministro”
Poi l’esponente pentastellata ha puntato il dito sugli componenti del governo a partre dal ministro delle Infrastutture: “Salvini ha preteso la delega ai porti per continuare a spadroneggiare sul tema migrazione. Lei, ministro Piantedosi, risponde come politico e come ministro commissariato. Ma la vera domanda è: dov’è Salvini, perché scappa come un coniglio? Salvini venga a rispondere. Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta”
“La strage di Cutro evidenzia anche la responsabilità politica di Meloni. Non serve un cdm in Calabria per pulirsi la coscienza, serve spessore politico e morale, che Giorgia Meloni non ha. Questo governo ha perso ogni briciola di umanità sull0altare della propaganda. Avete illuso gli elettori con il blocco navale, invece si sta registrando il record di sbarchi. In europa non aveva ottenuto, riconoscete di essere un governo di inadeguati”.
Fischi in Aula dalle opposizioni: “Vergogna”
In alcuni passaggi dell’informativa di Piantedosi le opposizioni hanno fischiato il ministro e urlato “Vergogna”, sopratti quando il ministro ha detto che le sue dichiarazioni erano state “fraintese”.
L’informativa del ministro prima alla Camera e poi al Senato
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi tiene un’informativa alla Camera sulla gestione del naufragio accaduto a Cutro, in provincia di Crotone, dove sono morti oltre 70 migranti. La maggioranza si muove compatta in difesa del titolare del Viminale, ma le pressioni di Quirinale e Chiesa fanno sì che la premier Giorgia Meloni abbia una posizione più prudente. Le opposizioni, invece, sono state molto critiche verso il suo operato.
Dopo l’intervento a Montecitorio, in cui ci sarà un dibattito (Elly Schlein interverrà per la prima volta in Parlamento da leader del Pd), Piantedosi si sposterà in Senato.
