Continuano le buone notizie per l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Dopo la schiacciante vittoria della coalizione di centrodestra in Lombardia e Lazio, che ha visto trionfare Attilio Fontana e Francesco Rocca, anche gli ultimi sondaggi proseguono in questa direzione: la maggioranza degli italiani sta approvando la linea impartita dalla leader di Fratelli d’Italia.

Nonostante i continui “allarmi fascismo” provenienti dalla sinistra politica e mediatica, divenuti ancora più incessanti dopo i fatti di Firenze e le parole del ministro Valditara, il 51 per cento della popolazione sostiene l’azione del governo, a cui si affianca un 53 per cento di consensi per quanto riguarda il Presidente del Consiglio. Percentuali che trovano il loro humus nel costante incremento del bacino degli elettori della coalizione di centrodestra. Come riportato da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, analizzando le ultime rilevazioni fatte da Ispos, il 48,2 per cento degli italiani si schiera con quelle che dispregiativamente la sinistra chiama “le destre”. E anzi, si tratterebbe del “risultato più elevato dal gennaio dello scorso anno“. Ancora: “Tutti i partiti della maggioranza fanno registrare un segno positivo, in particolare Forza Italia (+0,6 per cento) che si riporta sopra il 7 per cento e FdI (+0,5 per cento) che tocca il 31 per cento”.

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Ben distaccata è invece l’opposizione, anche se il Partito Democratico sembra dare segnali di ripresa cercando di agganciare il Movimento 5 Stelle, ora con solo mezzo punto percentuale di vantaggio rispetto al Pd: 17,5 contro 17 per cento. Disastro invece per il Terzo Polo: l’alleanza Renzi-Calenda, secondo i sondaggi, varrebbe solo il 6 per cento dei voti, ovvero quasi due punti percentuali in meno rispetto a quelli delle elezioni del settembre 2022.

Profondo rosso anche per l’alleanza Fratoianni-Bonelli, che sembra pagare il flop di quella che era diventata la nuova star della sinistra progressista: Aboubakar Soumahoro. Verdi e Sinistra Italiana, insieme, si attestano a poco sopra la soglia di sbarramento del 3 per cento. Ancora alta, invece, la percentuali degli astenuti, che i sondaggi riportano a quasi il 42 per cento degli aventi diritto.

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