La sconfitta dell’Inter contro il Bologna ha reso ancora più difficile la corsa alla Champions League. In caso di sconfitta contro il Porto e conseguente eliminazione dalla coppa, Simone Inzaghi rischia l’esonero? Le ultimissime da Milano.
Chi tifa Inter è da tempo abituato a passare, nel giro di pochi giorni, dalla grande gioia al totale sconforto. Il copione si è ripetuto identico nella settimana che sta per finire. Mercoledì sera il popolo neroazzurro era in festa per la vittoria contro il Porto; domenica pomeriggio, lo stesso popolo è giù di morale dopo la sconfitta con il Bologna. Chi sperava, anche lontanamente, che l’Inter potesse dare fastidio al Napoli nella volata Scudetto, ora si è convinto che stava sognando ad occhi aperti.
Gli interisti con la testa attaccata alle spalle sono preoccupati che per effetto della sconfitta odierna, si perda anche il secondo posto in classifica. Milan e Roma, in caso di vittoria tra oggi e domani, arriverebbero a pari punti; la Lazio, battendo la Samp, sarebbe a -2. Insomma, una domenica piovosa da dimenticare in fretta. Come sempre accade quando si perde, il primo a finire sul banco degli imputati è l’allenatore, Simone Inzaghi. Dati alla mano, l’ex Lazio non sta garantendo un rendimento eccellente. Antonio Conte, in due anni di Inter, ha collezionato 7 sconfitte in 76 partite. Simone Inzaghi, alla sua seconda stagione in neroazzurro, è arrivato a quota 7 dopo 24 incontri di campionato. Quella in corso, salvo clamorosi ribaltoni, è una stagione ‘no’, perfino peggiore di quella precedente.
Simone Inzaghi a rischio esonero?
Con una squadra al secondo posto, in corsa per i quarti di Champions e finale di Coppa Italia, e una Supercoppa già nel palmarès, Inzaghi rischia davvero il posto? La risposta è no. O meglio, non nell’immediato. Simone Inzaghi, secondo fonti vicine all’ambiente interista, rimarrà sicuramente l’allenatore fino a fine stagione, anche qualora dovesse arrivare l’eliminazione dalla Champions League. Tuttavia che allenerà l’Inter anche nella stagione 2023-24 è tutto fuorché certo.
L’ambiente neroazzurro mormora: da ormai due anni, la squadra non garantisce costanza. Alterna buone prestazioni (i due derby del 2023, la vittoria col Porto) a momenti di blackout totale (sconfitte con Bologna ed Empoli). Tutta colpa di Inzaghi? Difficile da dire. Ma, si sa, nel calcio, dalla Prima categoria alla Serie A, paga sempre l’allenatore per primo. Dopo due anni, finirà davvero l’avventura in panchina dell’ex attaccante? Molto dipenderà da quello che succederà da marzo a maggio. Inzaghi è in discussione come mai prima di oggi ed è il primo a saperlo.
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