Le derivate riprendono da dove avevano concluso tre mesi. Le due giornate di prove sulla bellissima pista australiana rappresentano il primo vero confronto tra i piloti 2023
19 febbraio 2023
Nei test non si vince nulla, ma le due giornate di prove che si svolgeranno lunedì 20 e martedì 21 sulla pista di Phillip Island sono quelli che più si avvicinano a una gara, sia perché sono il preludio all’inizio della stagione e sia perché rappresentano la prima vera occasione di confronto tra i piloti Superbike e Supersport.
La lunga pausa invernale si sta quindi per concludere, e i mondiali delle derivate ricominciano esattamente da dove si erano conclusi tre mesi fa: dalla bellissima pista australiana, che si affaccia sull’oceano Pacifico.
Una pista molto particolare e con un asfalto particolarmente abrasivo, sulla quale la gestione delle gomme assume un’importanza determinante. Un aspetto sul quale sia i piloti che i tecnici lavoreranno molto nelle due giornate di test, durante le quali alcune squadre si concentreranno solo sulla messa a punto delle loro moto relativamente alla pista, altre dovranno ancora testare qualche componente, ed altre ancora trovare quella competitività vanamente ricercata a Jerez e a Portimao.
Per quanto abbiamo visto in Spagna ed in Portogallo i più a posto sono sembrati i soliti tre, vale a dire Alvaro Bautista, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, che l’anno scorso hanno concluso nell’ordine.
Ottima impressione ha destato Michael Ruben Rinaldi, al quale la nuova preparazione sembra aver fatto molto bene e non solo dal punto di vista fisico. Lo spagnolo parte con il ruolo di favorito non solo per aver vinto il titolo nel 2022, ma soprattutto per quanto ha fatto vedere nei primi test del 2023, compreso il “tempone” fatto segnare sulla pista portghese. I due piloti del Team Aruba.it si sono adattati subito e molto bene alla Panigale V4 versione 2023, cosa che non è invece riuscita a tutti gli altri alfieri della casa bolognese, a iniziare da Danilo Petrucci e Axel Bassani, che a Portimao hanno ottenuto tempi molto lontani da quelli dei primi. Per loro i test australiani rappresentano un’importantissima opportunità.
Anche se ancora scosso per la tragedia che ha sconvolto il suo Paese, Toprak Razgatlioglu è tra i piloti da battere sulla pista dove nel 2020 ottenne la sua prima vittoria con la Yamaha. La moto giapponese è stata aggiornata e il pilota turco si è detto soddisfatto dei miglioramenti riscontrati. In casa Yamaha gli occhi saranno puntati non solo su Andrea Locatelli, atteso alla definitiva consacrazione tra i top rider della categoria, ma anche sulle new entry, i due piloti del team GRT Remy Gardner e Dominque Aegerter, che hanno ancora due giorni di prove a disposizione per adattarsi definitivamente alla Superbike con l’obiettivo di inserirsi subito nel gruppo di testa.
In casa Kawasaki si respira un maggior ottimismo rispetto alla passata stagione, dovuto soprattutto alla novità introdotta dalla casa di Akashi sulla ZX-10RR, vale a dire i cornetti di aspirazione ad altezza variabile che consento un miglior sfruttamento del propulsore ed un’erogazione più fluida. Come i tecnici KRT hanno più volte ammesso, il motore della Ninja andrebbe potenziato. Questa novità non aggiunge cavalli ma permette di sfruttare al meglio quelli che ci sono. Al di la della certezza Jonathan Rea, Alex Lowes spera di ripetere il successo ottenuto a Phillip Island nel 2020 proprio a danno del suo plurititolato compagno di di squadra. Per i tifosi delle verdone la novità è rappresentata dal ritorno di Tom Sykes sulla Ninja. Anche se non è più quella ufficiale, l’inglese potrà contare sulla professionalità e sull’entusiasmo del Kawasaki Puccetti Racing.
Work in progress sia per i team Honda che per quelli BMW. Nei precedenti test Iker Lecuona e Xavi Vierge hanno mostrato interessanti miglioramenti e si sono detti felici per il lavoro svolto ed i progressi dimostrati. Sapremo presto se si trattava solo di un fuoco di paglia o se davvero la Fireblade è sulla strada giusta. Buio pesto in casa BMW, nonostante la nuova M1000RR. Sia a Jerez che a Portimao tutti e quattro i piloti della casa tedesca hanno fato fatica a centrare la top ten, ma i tecnici di Monaco di Baviera non hanno smesso di lavorare, sperando che le prove australiane mostrino una moto finalmente competitiva.
Grande incertezza in Supersport
Nei test invernali Nicolò Bulega è stato sempre il più veloce, ma le altre Ducati non sono lontane e sono tutte da tenere d’occhio ad iniziare da quelle di Federico Caricasulo, Raffaele De Rosa, Nicholas Spinelli e del figlio d’arte Oli Bayliss, che sulla pista di casa punterà deciso al bersaglio grosso.
Per restare Campione del Mondo la Yamaha si affida ai piloti Ten Kate Jorge Navarro e Stefano Manzi, ma anche alla novità del team Evan Bros. Andrea Mantovani. MV Agusta potrà contare su un anno in più di esperienza per il giovane talento Bahattin Sofuoglu e sulla voglia di rivalsa di Marcel Schrotter, che guiderà la F3800 lasciata libera da Niki Tuuli, passato alla Triumph. Can Oncu è il pilota di riferimento della Kawasaki che presenta una ZX-6R con alcune novità tra le quali il ride by wire. Tutta da scoprire la novità John McPhee, che proviene dalla Moto3 e quest’anno corre per il debuttante Team Vince64.