Nella seduta di ieri 14 febbraio, (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità la mozione “Potenziamento del pronto soccorso di Ravenna diagnostica radiologica e scelte concrete di umanizzazione delle cure” (Mozione pronto soccorso), presentata da Marco Montanari, capogruppo Partito democratico, che l’ha illustrata, e da Chiara Francesconi, capogruppo Misto, Francesca Impellizzeri, capogruppo Ravenna Coraggiosa, Daniele Perini, capogruppo Lista de Pascale sindaco, Giancarlo Schiano, capogruppo Movimento5Stelle, Andrea Vasi, capogruppo Partito repubblicano.
Sono intervenuti Nicola Grandi (Viva Ravenna), Veronica Verlicchi (La Pigna – città forese lidi), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Gianfilippo Nicola Rolando (Lega Salvini premier).
In un’ottica di migliore gestione delle risorse, potenziamento e risoluzione delle criticità presenti attualmente, la mozione impegna Sindaco e Giunta a valutare con AUSL Romagna alcuni aspetti di potenziamento per il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ravenna.
Anche in considerazione del fatto che il progetto del Pronto Soccorso è oggetto di una continua rimodulazione sulla base delle disponibilità finanziarie di AUSL Romagna viene richiesta “la presenza della diagnostica radiologica, comprensiva di tomografia computerizzata (TC), diagnostica radiografica (RX) e postazione di ecografia”; “l’individuazione di un ambiente adeguato e dignitoso e di libero accesso ai familiari per la gestione del fine vita” e “l’allestimento di un apposito spazio di accoglienza e di attesa per i pazienti affetti da disturbo autistico o disabilità grave”.
Nell’illustrare la mozione è stato sottolineato che “la presenza della diagnostica radiologica presso il Pronto Soccorso, comprensiva di tomografia computerizzata (TC), diagnostica radiografica (RX) e postazione di ecografica, risulta di grande ausilio ai fini di una gestione precoce, rapida ed efficace del paziente con trauma, quanto del paziente con diversa condizione di urgenza ed emergenza”. Inoltre “in analoghe strutture della nostra Regione si è provveduto all’istituzione di una apposita sala del sollievo per pazienti prossimi al fine vita, caratterizzata da un ambiente adeguato e dignitoso, con la possibilità di libero accesso dei familiari”. i pazienti con disturbo autistico o disabilità grave presentano tendenza a scompensarsi più facilmente dei soggetti a sviluppo tipico, e l’accesso a strutture non adeguatamente attrezzate alla loro gestione contribuisce in modo determinante a far emergere comportamenti non adattivi”.
