Il pane ai semi di anice è una ricetta tipica dell’Alto Adige, un pane ladino molto profumato, che è tradizione portare a tavola per la festa di Pasqua e di Ognissanti.
È un pane molto morbido, leggermente dolce, arricchito dalla presenza di uova e burro, e reso molto aromatico per la presenza dei semi di anice che vengono aggiunti all’impasto dopo essere stati emersi nel vino.
Il fochaz, il pane di Pasqua dell’Alto Adige
Questo pane con i semi di anice è chiamato Fochaz, che in ladino (zona Val badia e Val Gardena) significa “pane dal forno”, focaccia.
Viene portata a tavola per il pranzo della domenica di Pasqua ad accompagnare le diverse portate.
La forma classica è rotonda ma vengono anche realizzate forma particolari, soprattutto per essere donati da padrini e madrine ai bambini in occasione delle festività per portare una benedizione.
Una tradizione che dura tutt’oggi: alle bambine si regalano pagnottine a forma di gallo o gallina, ai bambini invece a forma di coniglio o cavallo.
Esiste anche una filastrocca che parla del fochaz, che fa intuire quanto sia antica questa tradizione religiosa
„Jo, jo, jo,
der Oaschtertog isch do.
Der Teit der bring in Fochaz,
die Touta bring a Henn,
Madele, Madele, renn!““Sì, sì, sì!
La Pasqua ormai è già qui.
Il padrino tra le mani ha una focaccia.
La madrina una gallina tra le braccia.
Corri corri ragazzina,
si festeggia stamattina!”filastrocca della Val Venosta
La ricetta del pane all’anice
Dopo aver assaggiato questo pane in Via Badia, ho deciso di provare a rifarlo .
La ricetta che vi propongo è di Stefano Cavada, un giovane specializzato nella produzione di interessanti progetti e contenuti legati al mondo della cucina che dopo aver lavorato all’estero è rientrato in Alto Adige per raccontare la sua terra.
Ho voluto poi realizzare anche unaversione più di questo pane aggiungendo anche dei fichi secchi e dell’uvetta: veramente ottimo e perfetto per essere tostato alla mattina per un’ottima colazione.
Ho deciso di realizzare questo pane profumato per la rubrica “Erbe e fiori nel piatto” che questo mese propone come tema l’anice stellato e i semi di anice.
Alla fine dell’articolo trovate le ricette proposte dalle mie colleghe, con questi ingredienti.
Pane ai semi di anice dell’Alto Adige
ricetta di Stefano Cavada. Ho segnato degli orari indicativi, solo per agevolarvi nella gestione del tempo.
Ingredienti
Ingredienti per lo starter:
- ½ bustina di lievito di birra disidratato
- 20 g di zucchero semolato
- 50 ml latte tiepido ( a 30 °C)
per l’impasto:*
- 2 cucchiai di semi d’anice verde
- 50 ml vino bianco
- 400 g di farina tipo 1
- 30 g zucchero semolato
- 1 uovo (a temperatura ambiente)
- 80 ml di latte (a temperatura ambiente)
- 1 cucchiaino di sale
- 80 g di burro morbido a temperatura ambiente
Istruzioni
3 ore prima di iniziare:
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Mettete i semi di anice in ammollo nel vino bianco per almeno 3 ore.
Preparazione dello starter (ore 18.00 del giorno prima ):
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Sciogliete il lievito di birra disidratato nel latte tiepido con lo zucchero. Far riposare coperto per 15 minuti in un ambiente al riparo da spifferi freddi.
Prepariamo l’impasto (ore 18.15):
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Nella ciotola di una planetaria unite la farina e lo zucchero.
A parte mescolate l’uovo con il latte, la miscela di vino con i semi d’anice e il sale.
Versate la miscela ottenuta nella ciotola e aggiungete anche lo starter di lievito. Azionate la planetaria con il gancio ed iniziate a impastare
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Con la planetaria in azione aggiungere il burro morbido a temperatura ambiente a piccoli pezzetti in tre volte. Aggiungere il burro solo quando il precedente terzo è stato completamente assorbito dall’impasto.
Impastate per circa 8/10 minuti fino a che si otterrà un impasto liscio ed elastico.
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“Abbracciate” l’impasto con le mani e tirarlo verso di sé, ruotarlo di 90° e ritirare l’impasto verso di sé per ottenere una palla liscia.
Ponete l’impasto a lievitare in una ciotola, coperta con della pellicola per 60 minuti in un posto tiepido.
(ore 19.30)
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Bagnarsi la punta delle dita e ripiegare l’impasto prendendolo nei 4 punti cardinali e piegandolo verso il centro.
Lasciate lievitare per altri 60 minuti nella ciotola coperta in un posto tiepido.
(ore 20.30)
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Ripetere le pieghe ai 4 punti cardinali e riporre l’impasto nella ciotola coperta a lievitare in frigorifero per almeno 12 ore fino ad un massimo di 24.
Il giorno successivo (ore X):
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Estrarre la ciotola dal frigorifero e lasciarlo riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.
Dare un paio di pieghe all’impasto e formare una palla liscia ed uniforme o date la forma che preferite.
Mettete l’impasto su una teglia con la carta da forno e lasciate a lievitare in un posto tiepido 1,5/2 ore, fino a quando l’impasto sarà raddoppiato di volume.
Inforniamo (dopo circa 2 ore):
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Spennellare con un po’ di latte e praticare delle incisioni con un coltello affilato o con una lametta.
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Scaldate il forno a 180°C statico.
Se il vostro forno ha la funzione “vapore” allora impostate l’emissione bassa.
Oppure mettete 3-4 cubetti di ghiaccio sul fondo del forno e chiudete subito lo sportello per generare del vapore all’interno.
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Infornate e cuocete il pane per 30-35 minuti finché sarà ben dorato in superficie.
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Estrarre il pane dal forno e lasciarlo raffreddare completamente su una gratella.
Note
*una variante molto golosa è quella di aggiungere qualche fico secco tagliato a pezzetti e un po’ di uvetta sultanina.
Semi di anice e anice stellato
I semi di anice e l’anice stellato hanno in comune il profumo dolce e aromatico, ma appartengono a due famiglie botaniche diverse.
Semi di anice
L’anice (Pimpinella anisum) rientra nella famiglia delle Ombelliferae e proviene originariamente dall’area mediterranea, Produce fiorellini bianchi dai quali si ricavano i piccoli semi rotondi utilizzati a scopo alimentare che possiedono un aroma molto particolare, dolce e speziato. .
L’aroma dell’anice si sprigiona al meglio se si pestano i semi interi in un mortaio poco prima dell’utilizzo,per far esaltare sle sue noti di liquirizia.
I semi dell’anice sono perfetti per rendere speciale una macedonie, ma anche minestre e stufati. Io l’ho utilizzata con lo zafferano, con cui si è sposata benissimo in questo piatto di pesce, facendo sentire anche le sue noti di liquirizia.
Le proprietà principali, a parte il leggendario potere afrodisiaco decantato dagli antichi Romani che già lo usavano in maniera generosa nella loro cucina, sono principalmente la regolazione della digestione e il potere espettorante in caso di costipazione delle vie respiratorie.
Altre ricette con i semi di anice che trovi sul Blog:
INSALATA DI ARANCE, FINOCCHI E SEMI DI ANICE
TRIGLIE CON BRODO DI ANICE E ZAFFERANO, CIALDE DI LENTICCHIE E CIPOLLA MARINATA
Anice stellato
L’anice stellato (Illicium verum), invece, è originario della Cina meridionale.
I suoi frutti somigliano a stelle a otto punte e hanno un aspetto particolare e decorativo, i semi più grandi e scuri rispetto a quelli dell’anice verde.
Anche l’anice stellato ha un aroma dolce, molto intenso, quasi piccante. Generalmente si utilizza mettendo in infusione nelle preparazioni per pi essere tolto.
Utilizzato soprattutto per la preparazione di liquori e dolci, soprattutto nel periodo natalizio, ma viene utilizzato in molte cucine del mondo anche con piatti a base di pollo, coniglio, maiale, verdure.
Ottime nelle tisane e… in macedonia!
L’anice stallato è un ottimo antibatterico naturale, un depurativo epatico e coadiuvante in tutte le fasi dell’allattamento. Così come l’anice verde ha peculiari capacità carminative, cioè combatte la stagnazione di gas nell’intestino e riduce i gonfiori addominali.
Altre ricette con l’anice stellato che trovi sul Blog:
POLLO ARROSTO INDIANO AL LIMONE E ZAFFERANO
Progetto “Erbe e fiori nel piatto”
SEMI DI ANICE E ANICE STELLATO
Ecco le altre ricette proposte da Erbe e Fiori nel piatto
Daniela Boscariolo, blog “Timo e lenticchie”: Muffin senza glutine all’anice stellato
Miria Onesta, blog “2 amiche in cucina”: Filetto di maiale farcito ai fichi secchi e anice stellato
Tiziana Colombo, blog “Nonna paperina”:
Paola Segattini, blog “Le mie ricette con e senza”:
MariaLuisa Maruzzella, blog “mantrabio”:
elisa di rienzo
Elisa, mi piace sorridere, sono un’ottimista, determinata, amo il sole e il mare, l’armonia. Vorrei avere sempre un biglietto aereo in mano per andare a scoprire quanto di bello e buono c’è al mondo!