oltre-la-finestra:-ecco-i-conti-piella

Oltre la finestra: ecco i conti Piella

Bologna, 23 marzo 2023 –  Quante volte avete sporto la testa sul Canale delle Moline attraverso la finestrella di via Piella? La domanda è per i bolognesi, perché, anche se sono soprattutto i turisti a creare code infinite nei weekend, anche i ‘locals’ amano la finestrina da cui Bologna pare Venezia. E in una passeggiata verso il lavoro, può sempre essere una boccata di spensieratezza, una visione che acquieta l’animo. E forse, camminando lungo i 160 metri della via famosa per il poetico scorcio, che inizia da via Marsala e finisce in via Righi, qualcuno si sarà domandato: ma da dove arriva il nome Piella? Cos’è questa Piella? Un arnese medievale? Un ingranaggio di mulino? Un ferro di una chiusa? Uno strumento per la pesa? Ecco, il Resto di Bologna di oggi, il podcast del nostro quotidiano che si può ascoltare sia online sul nostro sito che su Spotify, ci porta a scoprire proprio l’origine dell’odonimo, aprendoci le porte di una delle famiglie nobili di Bologna: i Piella. Ecco la derivazione.

I Piella erano conti bolognesi con residenza tra Bologna e Roma, una ricca famiglia che possedeva torre e palazzo gentilizio dell’attuale via Piella, proprietà acquistata nel 1693 da Paolo Piella, filosofo e medico insigne che per la fama che si era procacciata alla corte degli Estensi, fu chiamato a quella di Francia, ove ebbe onori e ricchezze dal Cristianesimo.

Leggi anche Vandalizzata la finestrella di via Piella

Il cognome della famiglia Piella compare per la prima volta come parte di un odonimo nel 1835, come Via del Torresotto Piella e si trova anche in un carteggio prezioso rintracciato con un po’ di ricerche, nel libro del 1872 Storia cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati per Giuseppe di Gio. Battista Guidicini , pubblicata dal figlio Ferdinando e “dedicata al Municipio di Bologna”, stampata da Società Tipografica dei Compositori.

Lo scambio di lettere in appendice del capitolo dedicato a Palazzo Lambertini, è quello tra Prospero Lambertini, ovvero Papa Benedetto XIV, e l’avvocato Lorenzo Piella, uno dei più facoltosi della nostra città attorno alla metà del 1700, poiché il Piella si occupava di tutte le questioni legali della famiglia da cui il papa, prima ancora il famoso cardinale Lambertini reso celebre dal commediografo Alfredo Testoni, discendeva. Tra i nomi in vista della famiglia che ha dato il nome alla celebre via bolognese, anche padre Lodovico, celebre poeta e oratore insigne, vivente nel 1648. E per tutti un destino di cui andar fieri, che ci porta nella Basilica di San Domenico, dove Padre Tarcisio ha fatto delle ricerche per risalire a certe informazioni chieste proprio per il nostro podcast.

“Ho guardato tra i miei libri con l’elenco delle lapidi del 1701 e ho effettivamente trovato che Paolo Piella era proprietario della cappella n.17 di San Ludovico –racconta il padre domenicano –. Adesso le lapidi non ci sono, probabilmente sono state spostate quando il Dotti fece restaurare le sale interne della Basilica nel 1730 e tutto ha assunto un altro aspetto. Ma se uno aveva la cappella, presumibilmente aveva anche la tomba di famiglia”.

Related Posts

Lascia un commento