Il principe Harry e Meghan Markle sono i royal più chiacchierati del momento, ma re Carlo III non è il solo monarca ad avere qualche preoccupazione, anzi. Dalla Danimarca alla Norvegia, dalla Spagna alla Svezia, negli ultimi tempi ce ne sono state di frizioni familiari, anche se il polverone sollevato da Spare, il libro del duca di Sussex, ha inevitabilmente messo a tacere tutto il resto, perché nessun altro si è mai spinto tanto oltre contro la propria famiglia.
Joachim di Danimarca e le tensioni con la madre Margrethe II
Tra i casi più eclatanti, c’è senz’altro quello di un altro spare, Joachim di Danimarca, figlio della regina Margrethe II. La sovrana ha tolto ai figli del secondogenito il titolo di altezze reali, suscitando un caso. «È stata una sorpresa. Siamo tristi e sotto choc. I ragazzi si sentono emarginati. Non riescono a capire perché gli venga tolta la loro identità», le parole di Alexandra Manley, prima moglie di Joachim, all’indomani della decisione dell’ex suocera. «Non è mai divertente vedere i propri figli maltrattati in quel modo. Loro stessi si trovano in una situazione che non capiscono», ha aggiunto Joachim rincarando la dose. Una polemica che ha costretto la regina a intervenire sulla questione: «Avere un titolo reale comporta una serie di obblighi e compiti, che in futuro riguarderanno sempre meno membri della famiglia. Questo adeguamento, che considero una garanzia necessaria per il futuro della monarchia, lo voglio fare a mio tempo», le sue parole. «Ho preso la mia decisione come regina, madre e nonna, ma come madre e nonna ho sottovalutato come si sentano mio figlio minore e la sua famiglia». Dopo la decisione di Margrethe II, il figlio ne ha presa un’altra: lascerà il suo lavoro all’Ambasciata danese di Parigi per trasferirsi negli Stati Uniti. Chissà che la lontananza non lo aiuti a focalizzare meglio le cose.
L’amore «scomodo» di Märtha Louise di Norvegia
Cose che non vanno meglio in Norvegia. La principessa Märtha Louise, sorella maggiore dell’erede al trono, il principe Haakon, è legata sentimentalmente a Durek Verrett, che si definisce sciamano, e ha deciso di dire addio ai suoi impegni di rappresentanza in seno alla famiglia per dedicarsi al business della medicina alternativa. La notizia è arrivata lo scorso novembre, senza troppe sorprese. «La principessa al momento non rappresenta la Casa reale», fecero sapere da Palazzo con una nota, tuttavia «Secondo i desideri del re, non perderà il suo titolo». La principessa non è già più un’Altezza reale dal 2002, anno in cui iniziò a lavorare come chiaroveggente (afferma di parlare con gli angeli, ndr), mentre in tempi più recenti, nel 2019, assicurò che non avrebbe mai utilizzato il suo appellativo di principessa per scopi commerciali. E così è stato. Per lei e Verrett ci sarebbero all’orizzonte anche le nozze. I due hanno annunciato il fidanzamento lo scorso giugno, ma la data del «sì» non è stata ancora decisa. Almeno ufficialmente.
Gli scandali finanziari della famiglia reale spagnola
In Spagna il problema si chiama Juan Carlos. Il re emerito si è trasferito a vivere negli Emirati Arabi dopo uno scandalo in cui è rimasto invischiato. Accusato di aver ricevuto una tangente di 6,7 miliardi di euro da destinare a delle società spagnole per la costruzione di una linea ferroviaria tra Medina e La Mecca, ha optato per un esilio dorato, forse suggerito proprio da figlio Felipe VI, che da quando è salito al trono, nel 2014, si è trovato anche a dover affrontare anche lo scandalo familiare del cognato Iñaki Urdangarin, finito in carcere per evasione fiscale. L’ex pallamanista è uscito dai radar, così come il re emerito, tornato sotto i riflettori solo di recente, al funerale del cognato Costantino II di Grecia.
Le dichiarazioni sessiste di Carl Gustav di Svezia
Le cose non vanno certo meglio in Svezia. Hanno suscitato molti clamori alcune recenti dichiarazioni di re Carl Gustav sulla retroattività delle leggi, come quella che ha, di fatto, consegnato il trono alla figlia primogenita Victoria a discapito del secondogenito Carl Philip. Victoria, infatti, non è nata erede al trono, perché nel 1977, anno in cui è venuta al mondo, in Svezia vigeva ancora la legge salica, abolita nel 1980, un anno dopo la nascita di Carl Philip. Per il re, sarebbe stato più logico che legge fosse applicata a partire dalle generazioni successive, escludendo chi era già nato ai tempi in cui è entrata in vigore. Un gaffe non da poco. Chissà come si sarà sentita la figlia, futura regina. Tutto, in questo caso, è rientrato in fretta. Carl Gustav nel 2023 festeggia i suoi primi 50 anni di regno. Non può esserci spazio per le polemiche.
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