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Leonardo, ecco le richieste dei sindacati per il rinnovo dell'integrativo

Approvata all’unanimità da parte del coordinamento nazionale Fim, Fiom e Uilm la piattaforma per il rinnovo dell’integrativo del gruppo Leonardo per il periodo 2023-2025. Tutti i dettagli

Richieste di aumenti salariali ma anche rafforzamento delle relazioni industriali, del welfare aziendale e della formazione continua ma anche valutazione della riduzione della settimana lavorativa.

Sono i punti cardine della Piattaforma per il rinnovo del Contratto di Secondo Livello Leonardo approvata all’unanimità dal coordinamento nazionale Fim, Fiom e Uilm alla presenza delle Segreterie Nazionali e dei Segretari Generali di Fim e Uilm Roberto Benaglia, Rocco Palombella e della Segretaria nazionale Fiom Barbara Tibaldi.

Il rinnovo dell’integrativa interessa più di 30.000 lavoratori del gruppo Leonardo in Italia.

Ora inizierà il percorso e il confronto nelle assemblee con i lavoratori in tutti i siti italiani di Leonardo, per discutere dei punti della piattaforma e arrivare a una approvazione finale. A valle dell’approvazione, la piattaforma sarà inviata alla Leonardo al fine di avviare in tempi rapidi la trattativa.

Tutti i dettagli.

INCREMENTI SALARIALI PREVISTI NEL RINNOVO INTEGRATIVO DI LEONARDO

Nel riconfermare lo schema di PdR esistente, i sindacati chiedono l’incremento degli attuali valori teorici del PdR presenti nelle Divisioni/Aziende pari a € 1.500 a regime durante la vigenza dell’integrativo, e un ulteriore aumento della quota aggiuntiva prevista per i lavoratori inquadrati nella categoria B3 di € 150 a regime durante la vigenza dell’integrativo.

Per i lavoratori inquadrati nella categoria A1, si chiede la revisione dell’attuale regolamento inerente il Target bonus e il consolidamento delle quote di salario eccedente lo schema condiviso PDR più percentuale Target bonus, quali ad esempio quelle inerenti l’MBO.

Si richiede inoltre il consolidamento di quote del PdR nelle Divisione/Azienda, che possano consentire di raggiungere la piena applicazione dei benefici fiscali dell’attuale tetto massimo previsto di 3000 €, a regime durante la vigenza dell’integrativo. Richiesto anche un aumento della voce “superminimo collettivo” pari a 70€ alla categoria C3, a regime durante la vigenza dell’integrativo, riparametrato con l’attuale scala applicata, la cui prima tranche dovrà essere la quota più significativa. Si richiede il non assorbimento degli aumenti economici previsti dal CCNL durante la vigenza dell’integrativo.

RELAZIONI INDUSTRIALI E DIRITTI SINDACALI

Per quanto riguarda la valorizzazione delle relazioni industriali, i sindacati esortano l’aumento della partecipazione attiva, anche a livello di divisione/sito, nel rispetto dei ruoli tra le Parti, definendola “non solo una richiesta ma una necessità indispensabile da confermare con le seguenti priorità: Identificare forme più alte di partecipazione, aggiuntive a quelle già concordate, prevedendo la presenza in qualità di uditori con diritto di parola nel CDA Leonardo e all’Assemblea degli Azionisti di un componente per Organizzazione sindacale nazionale Fim, Fiom e Uilm”.

Durante gli incontri dell’osservatorio strategico è necessario informare le Segreterie Nazionali sulle prospettive gli investimenti e le scelte che Leonardo intende porre in essere rispetto alle partecipate/ controllate di minoranza.

Da parte dell’azienda, si chiede l’impegno di comunicare periodicamente in corso d’anno le nuove assunzioni alle rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm.

Inoltre, si chiede la messa in funzione della bacheca sindacale elettronica, e la definizione degli strumenti digitali e informatici che consentano alle RSU di poter esercitare i diritti sindacali previsti dalla Legge 300 e dagli accordi sindacali in materia.

NEGOZIAZIONE

Confermando i 3 livelli di negoziazione e Informazione presenti nell’ultimo integrativo, si richiede di aggiungere i seguenti capitoli a quelli oggi presenti: processi di armonizzazione e omogeneizzazione di eventuali trattamenti differenti all’interno delle varie divisioni, definizione dei criteri generali di utilizzo della bacheca sindacale elettronica e degli strumenti digitali e informatici e commissione nazionale stesura testo dell’integrativo Gruppo Leonardo.

FORMAZIONE CONTINUA

Tra le varie richieste nel tema della formazione continua spicca: la costruzione del libretto formativo per tutti i dipendenti laddove ciò non fosse ancora fatto e realizzare l’attestazione delle competenze acquisite, la dotazione per tutte le maestranze (operai/ impiegati) di account intranet e predisporre soluzioni che garantiscano accesso ai portali, anche agli operai, per consentire a tutti la fruibilità dei corsi di formazione da portale e ai Job Posting anche da remoto, la stampa dello statino paga e l’inserimento a sistema di richieste di ferie o permessi e ad altre attività che si possano svolgere attraverso il portale. Questo deve avvenire anche attraverso la costituzione di postazioni fisse abilitate all’interno dei siti.

Si richiede che la sommatoria del monte ore annui previsti per il diritto soggettivo alla formazione sia cumulabile nel triennio e utilizzabile anche per un solo evento formativo dal singolo lavoratore. Inoltre, è richiesto un ulteriore incremento dei permessi retribuiti disponibili oltre che per garantire la frequenza ai corsi e alle sessioni di esame, anche per svolgere attività di studio a supporto.

BORSE DI STUDIO

Previsione borse di studio per le lavoratrici ed i lavoratori con criteri concordati. I sindacati chiedono l’istituzione di borse di studio a carico aziendale, per favorire i percorsi scolastici dei familiari di primo grado dei dipendenti, e forme di sostegno all’acquisto dei testi scolastici/ universitari.

SANITÀ INTEGRATIVA

In tema sanità, si chiede la costituzione di una polizza aggiuntiva a quella prevista dal CCNL che vada a integrare quanto non coperto dal Fondo Metasalute. Si chiede che l’azienda si faccia carico di garantire un’interfaccia con il fondo di sanità integrativa dei metalmeccanici Metasalute.

INCREMENTO WELFARE NEL RINNOVO INTEGRATIVO DI LEONARDO

Dopodiché, i sindacati chiedono di incrementare la quota economica di Welfare prevista nel CCNL pari a 200 euro, portandola a 350 euro, vincolata tuttavia alla possibile defiscalizzazione definita a livello legislativo volta per volta vigente durante l’integrativo. Chiediamo l’implementazione in modo significativo del portale welfare attualmente presente, ampliando l’offerta prevista al fine di un suo utilizzo più ampio da parte dei lavoratori.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE

Allo stesso tempo, è richiesto l’incremento della quota di contribuzione COMETA a carico azienda dal 2% al 3% per tutti i lavoratori di Leonardo, garantendo parità contributiva, a carico dell’azienda, per il periodo di astensione facoltativa relativamente alla legge sulla maternità/paternità.

WELFARE SOCIALE

Chiediamo siano concordate prestazioni di welfare sociale minime esigibili da tutte le lavoratrici ed i lavoratori, stante fino a nuove intese il mantenimento di quelle attualmente in essere e applicate. Identificare un sostegno economico per tutte i lavoratori di Leonardo che debbano accudire familiari disabili o non autosufficienti. Particolare attenzione va posta alla possibilità di garantire piena espressione nel ruolo della genitorialità nell’arco dei primi 3 anni di vita dei figli, favorendo progetti pilota finalizzati alla realizzazione di Asili Nido aziendali.

FLESSIBILITÀ, ORARIO E PERMESSI

Chiediamo un ulteriore giorno retribuito a carico dell’azienda rispetto a quelli già oggi presenti, con riferimento al capitolo dei permessi per malattia/disabilità del figlio, congedo parentale e l’estensione per l’assistenza a genitori colpiti da infermità. Chiediamo, nel rispetto delle 64 ore annue previste, la loro cumulabilità nel triennio di validità dell’accordo, l’eliminazione della franchigia oraria per le prestazioni in provincia e fuori provincia, e per i permessi visite mediche, che gli spostamenti da e per la sede di lavoro abbiano come riferimento l’orario dell’appuntamento della visita medica, superando i giustificativi delle strutture mediche che molto spesso non vengono rilasciati dagli stessi enti. Si richiede per i Lavoratori che hanno un’attività non remotizzabile il riconoscimento di 24 ore aggiuntive di PAR. Si richiede di dare mandato alle RSU, attraverso la contrattazione di sito, e con l’assistenza delle segreterie territoriali, di definire eventuali rimodulazioni e riduzioni dell’orario di lavoro.

VALUTARE LA RIDUZIONE DELLA SETTIMANA LAVORATIVA

Si chiede di valutare strumenti innovativi, in linea con altri competitors nazionali ed internazionali, atti alla riduzione della settimana lavorativa. Si chiede la possibilità di convertire parte del PDR in permessi e/o riduzioni orarie.

SMART WORKING NELLA PIATTAFORMA DI INTEGRATIVO DI LEONARDO

Infine, avendo a riferimento l’accordo sottoscritto nel precedente integrativo, chiediamo la verifica ed il miglioramento dello smart working, come ad esempio l’estensione massima delle giornate, attraverso il confronto a livello di sito con le RSU, in termini di giornate al mese, per quelle aree omogenee che la sperimentazione sia nel periodo di emergenza pandemica che nel corso della vigenza del precedente integrativo ha reso praticabile.

Si chiede il riconoscimento di un buono pasto al personale che opera da remoto.

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