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Elezioni regionali, perché Meloni può gioire (e cosa deve temere) – Nicola Porro

Ieri, il centrodestra non è che ha vinto, ha stravinto, per di più contro tutte quante le previsioni. La Lega di Salvini in Lombardia si è portata a casa il 22% dei voti: al 16% della Lega va infatti aggiunto il 6% della lista di Fontana che non è esattamente un leghista dell’ultima ora. Insomma, il centrodestra vince, Salvini non crolla, Forza Italia resiste, Fratelli d’Italia trionfa, ma c’è chi attribuisce i motivi di questa vittoria alla mancanza di una vera opposizione.

Ma li mortacci…! Se la sinistra è divisa, saranno cavoli loro no? Ci avete riempito la testa con la lagna dei 100 giorni disastrosi del governo Meloni, dell’Italia che è isolata in Europa e, ora che il centrodestra ha vinto in Lazio e Lombardia, si cerca di dare per scontato quello che fino a ieri non era.

Evidentemente, in questi primi 100 giorni il governo non ha fatto così orrore ai laziali e ai lombardi. Questa roba qua dovete sempre ricordarvela: è la differenza che intercorre tra quello che leggiamo sui giornali e la realtà.

Per di più, parlare di un governo senza opposizione è veramente un ossimoro. L’opposizione c’era a Sanremo, c’era sui giornali dove si diceva che con la Meloni l’Italia è “un’Italietta”, c’era nelle Università dove ci spiegavano che gli Anni di piombo sono degli anni straordinari e compagnia cantante.

Se siete alla ricerca di una scusa per la sinistra, provo a darvi io un suggerimento. Forse il vero problema della Moratti è che la domenica, con una giornata così bella, i suoi elettori saranno andati a Saint Moritz.

Il punto è che, quando il paese reale vota, tutte le teorie dei giornali smettono di esistere. Per settimane, il Presidente del Consiglio è stato descritto isolato al livello internazionale, il suo esecutivo è stato preso di mira dal Fedez di turno, si è detto che il ministro della Difesa era in balia degli anarchici e che stava sbagliando tutto, eppure il 54% dei lombardi ha scelto Fontana.

Guarda qui il mio video commento sulle elezioni regionali

Proprio il tanto bistrattato Fontana, noto alle cronache più recente per la disastrosa gestione del covid. Come mai i lombardi lo hanno scelto ancora una volta? Le cose sono due: o abbiamo raccontato una cosa un po’ diversa dalla realtà, o non l’abbiamo fatto abbastanza bene. A naso, penso si tratti della prima.

Di queste elezioni si dirà poi, e in parte è già stato detto, che non sono così significative perché non rappresentano il Paese. Infatti, solamente il 40% degli aventi diritto ha votato. Sarò strano io, ma se c’è qualcosa che più mi stimolerebbe ad andare a votare è proprio un governo che fa mi orrore.

Probabilmente, il vero tema di cui si sarebbe dovuto parlare è quanto questo dato, che vede la destra così in testa, sia destinato a durare. Tutti ricordiamo il 40% di Renzi, il 34% di Salvini e il 30% dei grillini, eppure oggi quelle cifre sono solamente un ricordo. Il titolo vero di queste elezioni è “la luna di miele del centrodestra sta ancora continuando”, resta da capire quanto ancora durerà.

Nicola Porro, 13 febbraio 2023

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